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breve cronaca di una domenica

Da Dony
Speravo in un risveglio decisamente migliore.
Invece mi sono ritrovata con una guancia gonfia per colpa dell'ennesimo ascesso dentario e un occhio nero per colpa mia perche' mi sono scordata che muoversi al buio non è proprio garanzia di sicurezza e infatti sono andata a sbattere in pieno come un'idiota contro una porta lasciata socchiusa.
L'ascesso pero' non mi ha tolto l'appetito, e infatti per colazione insieme ad una bella tazzona di tè caldo al limone mi sono finita l'ultima fetta di torta di mele e yogurt avanzata dal compleanno di Madre del 24 novembre.
Gia'... il compleanno.
Quasi mi scordavo...la festa con tutta la famiglia al completo siamo riusciti a farla solo ieri, domenica.
Avevamo un doppio motivo per festeggiare, non solo i 66 anni di Madre, ma anche il fatto che ce l'abbiamo ancora qui tra noi, nonostante l'emorragia cerebrale che lo scorso febbraio tento' di strapparcela via per sempre.
Anche Madre se lo ricorda bene, talmente bene che ci ha dato dentro cucinando per ben 4 eserciti invece che per uno solo come suo solito.
" Potevo anche non essere piu' qui, ohhhh!!!!".
" Eh sì Ma', chi ha detto qualcosa..."
A momenti mi sentivo male quando ho visto tutta quella roba in tavola.
Pero' è andata...mi sono limitata a dei piccoli assaggi, e nemmeno di tutto cio' che avevo davanti agli occhi...un po' di pollo arrosto e di pesce fritto, e anche la frutta, perche' dopo la colazione zuccherina del mattino non ho messo mano nemmeno ai dolci.
Nel tardo pomeriggio io e Luca siamo tornati in citta' per partecipare ad un evento legato alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Ma mentre ci avvicinavamo al luogo prestabilito, ho notato che la gente guardava male me e ancora peggio Luca.
Poi mi sono ricordata di avere una guancia gonfia e un occhio nero, e ho capito perche'.
Nonostante Luca continuasse a ripetermi di fregarmene, non ce l'ho fatta.
L'ho preso per un braccio e l'ho trascinato verso le vie del centro, dove ero sicura che in mezzo al consumismo prenatalizio nessuno avrebbe notato le condizioni della mia faccia.
E infatti così è stato.
Una bella camminata ha così concluso la nostra uscita domenicale.
E' paradossale come l'ultimo giorno della settimana, quello dedicato al riposo, per me sia piu' pesante da reggere di tutti gli altri in cui non mi fermo mai se non la sera quando sono stanca morta.
Tutto sommato pero' ieri, nonostante le pessime premesse, me la sono cavata meglio di quanto potessi sperare.
Se non fossi ridotta ad uno straccio direi che sono contenta.
breve cronaca di una domenica
 (immagine presa dal web)

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