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Breve cronistoria di una crisi di governo

Creato il 21 dicembre 2012 da Postpopuli @PostPopuli

di Alberto Giusti

“La confusione sotto il cielo è grande, la situazione è eccellente” (cit. Mao Tse Tung)

2 dicembre: Pierluigi Bersani vince le primarie del centrosinistra con oltre il 60% di 2 milioni e 800 mila votanti.

3 dicembre: Bersani va in Libia. Iniziano le “parlamentarie dei grillini”.

5 dicembre: si vocifera di una possibile ricandidatura di Silvio Berlusconi.

BREVE CRONISTORIA DI UNA CRISI DI GOVERNO

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6 dicembre: Crosetto a “8 e mezzo” se ne va dalla disperazione. Passera dichiara che il ritorno di Berlusconi non sarebbe un bene per il paese. Il Popolo delle Libertà toglie la fiducia al governo Monti.

7 dicembre: Berlusconi dichiara la sua “ridiscesa” in campo. Monti sale da Napolitano ad annunciare le sue dimissioni dopo l’approvazione della legge di stabilità. Bersani attacca il Pdl alla Camera.

8 dicembre: sono terminate le primarie grilline, si contano i votanti. Circa 34.000 persone. Che hanno scelto il 15% dei futuri parlamentari.

9 dicembre: Berlusconi ricorda a Renzi che per lui la porta è sempre aperta. Luciana Littizzetto a “Che tempo che fa” (parafrasando): “Berlusconi hai rotto il c….”

10 dicembre: la borsa crolla, lo spread sale. Renzi chiude la porta in faccia a Berlusconi.

11 dicembre: la borsa sale, lo spread scende. Ma non è successo niente.

12 dicembre: Il PD annuncia le primarie per i parlamentari per il 29 e il 30 di dicembre, prospettando le elezioni per il 17 febbraio. Berlusconi “pronto a ritirarmi con Monti alla guida dei moderati”.

13 dicembre: Monti a sorpresa alla riunione del Partito Popolare Europeo, che preme per una sua candidatura.

14 dicembre: secondo anniversario del voto di fiducia di Scilipoti (e altri) al governo Berlusconi.

15 dicembre: trapela il rigetto di Monti per l’idea di Berlusconi. Maroni dichiara che la Lega appoggerebbe Alfano, ma mai Monti. Alfano non dichiara niente.

16 dicembre: teoricamente, le primarie del centrodestra. Praticamente, Berlusconi da Barbara d’Urso che dichiara “toglierò l’IMU”. Intanto, Crosetto a Roma prende in braccio Giorgia Meloni per portarla via dal PDL.

17 dicembre: la direzione nazionale del PD pubblica le regole per le primarie dei parlamentari. Ingroia si lancia nel Movimento Arancione di De Magistris e Orlando. Napolitano esprime tutto il suo rammarico per la fine anticipata della legislatura. Benigni su Rai1 fa il 44% di share parlando della Costituzione.

18 dicembre: Il Pdl fa slittare l’approvazione della Legge di Stabilità. Berlusconi torna a “Porta a Porta”. Si parla anche della sua nuova fidanzata ventottenne.

19 dicembre: Marco Pannella interrompe lo sciopero della fame. Lo spread torna sotto quota 300. Berlusconi chiede di posticipare le elezioni di un paio di settimane. Si forma la federazione dei centristi (Casini, Montezemolo, Riccardi, Giannino…) per la candidatura di Monti a Presidente del Consiglio.

20 dicembre: Napolitano e Cancellieri fissano le elezioni per il 24 febbraio. Ai marò italiani reclusi in India viene concesso di tornare in Italia per due settimane. Il decreto “liste pulite” viene bloccato in Commissione al Senato.

21 dicembre: è prevista la fine del mondo.

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