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Che fosse un turno difficile per le squadre italiane in Europa, già si sapeva, ma che se ne uscissero a testa altissima era davvero difficile da ipotizzare.
Con i campioni d’Italia impegnati nella tana del Real Madrid, il Santiago Bernabeu, il Milan occupato a fronteggiare gli ormai ex marziani del Barcellona, e il Napoli, che ha dovuto affrontare un’ostica trasferta in terra francese, contro il Marsiglia, era lecito aspettarsi che il nostro calcio uscisse dal terzo turno di Champions a ossa rotte; ma così non è andata.
Cuore, grinta e intelligenza tecnico tattica hanno aiutato le squadre nostrane a portare a casa una vittoria (Napoli), un pareggio (Milan) e una sola sconfitta (Juventus), per altro immeritata.
Proprio la Juve è la squadra che più di tutte ha da recriminare: in un pienissimo Bernabeu, i bianconeri son partiti fortissimo, sfiorando il vantaggio, e non hanno mollato neanche dopo il vantaggio del Real, trovando il meritato pareggio e continuando a spingere anche dopo il nuovo sorpasso dei Galacticos.
Conte ha schierato per la prima volta una difesa a 4, che è sembrata più solida della rodata difesa a 3, nonostante sugli esterni manchi la qualità che solo un giocatore come Lichsteiner poteva offrire.
In attacco, Llorente è tornato al goal e si è reso protagonista di una buona prova. Da recuperare, invece, soprattutto psicologicamente, Claudio Marchisio.
In casa Milan l’entusiasmo è alle stelle: 0 sconfitte in 3 partite e un ottimo pareggio contro il Barcellona del Tata Martino.
Dopo il goal in apertura di Robinho e il pareggio del solito Messi, il Diavolo ha giocato con precisione e intelligenza, sfruttando le ripartenze dovute alle pochissime palle perse dai blaugrana e sfiorando il goal ancora con Robinho.
Un 1 a 1 preziosissimo in chiave qualificazione, con un Kakà che, nel primo tempo, si è avvicinato al fenomeno che era 5 anni fa. Se verrà del tutto recuperato i rossoneri possono davvero fare male.
È il Napoli di Benitez, però, a regalare l’unica vittoria del turno, con un 2 a 1 in casa del Marsiglia, grazie al goal della sorpresa Callejon e di Zapata.
Squadra compatta e capace di capitalizzare al meglio il doppio vantaggio, nonostante la brutta batosta inflittagli dalla Roma nell’ultimo turno di campionato.
Tra le 3 italiane impegnate in Champions, la squadra dell’ex allenatore del Chelsea è quella con più punti, nonostante il suo sia un girone di ferro con Arsenal e Borussia Dortmund.
Infine, è doveroso fare una nota di merito alle due italiane in lotta per l’Europa League.
Anche se è finita sul punteggio di 0 a 0 la sfida tra Apollon e Lazio, la squadra di Petkovic ha mostrato un buon miglioramento dal punto di vista del gioco espresso, nonostante perduri l’incapacità della squadra di capitalizzare le occasioni.
Perfetta, invece, la partita della Fiorentina, che, nonostante abbia corso qualche pericolo di troppo nei primi minuti di gara, si è sbarazzata con facilità del Pandurii, grazie ai goal di uno spettacolare Joaquin, del diciottenne Matos, con un ottimo tocco d’esterno, e del colombiano Cuadrado, subentrato nella ripresa.
A metà del percorso, il cammino delle squadre italiane in Europa da grandi soddisfazioni e speranze ai tifosi, con la sola Juve che ora è obbligata a vincere per poter ottenere il passaggio del turno.