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Broadchurch: nuova stagione, vecchi misteri

Creato il 02 marzo 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Marco Goi

Summary:

Broadchurch era una serie chiamata a un compito difficilissimo. La prima stagione è stata un gioiellino thriller ricco di colpi di scena, capace in più di fornire un coinvolgimento emotivo come pochi altri prodotti televisivi in circolazione. Una specie di film lungo 8 puntate in cui, episodio dopo episodio, venivamo risucchiati sempre di più all’interno del giallo della morte del piccolo Danny Latimer. Per quanto lo spunto di partenza ricordasse da vicino quello di molte altre serie, da Twin Peaks a The Killing, il tocco British riusciva a rendere Broadchurch un lavoro parecchio distante dai “rivali” americani. Senza contare l’affezione che si provava nei confronti dei due umanissimi detective coinvolti nelle indagini interpretati da David Tennant e Olivia Colman e verso la famiglia del ragazzino ucciso. Una prima stagione unica, davvero non semplice da replicare. Oltreoceano ci hanno provato, con il remake Gracepoint interpretato dallo stesso Tennant, e hanno toppato alla grande; per quanto la serie tentasse di ricalcare in tutto e per tutto il modello inglese, l’originale restava qualcosa di non duplicabile.

La seconda stagione di Broadchurch era quindi chamiata all’ardua impresa di dare un degno seguito a una vicenda che nell’arco di 8 episodi si poteva pensare chiusa. Invece no.

ATTENZIONE SPOILER
Il caso della morte di Danny Latimer aveva trovato un colpevole. Peccato che, all’inizio del processo, il principale e unico sospettato, Joe Miller (Matthew Gravelle) abbia ritrattato la sua confessione e si sia dichiarato innocente. L’incubo per la povera famiglia di Danny è ricominciato da capo. Questa volta la vicenda si è spostata però da un piano investigativo all’aula di un tribunale e Broadchurch in questa seconda stagione è quindi diventato più che altro un legal-drama, senza per questo che la dose di tensione o di coinvolgimento emotivo siano diminuiti. A dare vita a una battaglia giudiziaria appassionante quanto e forse ancora più di un giallo ci pensano le due avvocatesse protagoniste dello scontro, nei cui panni ci sono le due fenomenali new-entries del cast: la grande attrice francese Charlotte Rampling VS l’inglese Marianne Jean-Baptiste, nota per il film Segreti e bugie e per la serie Senza traccia.

Tutto bene, quindi?
Non del tutto. Se proprio vogliamo fare i pignoli, a non funzionare fino in fondo è il nuovo caso inserito in questa seconda stagione. O meglio il vecchio caso, visto che è un’indagine per l’omicidio di due ragazze cui il detective interpretato da David Tennant non era ancora riuscito a trovare un colpevole. Rispetto alla forza del caso di Danny, questo che vede per protagonisti le altre due new-entries Eve Myles e James D’Arcy appare più che altro come un riempitivo, che non riesce a suscitare lo stesso livello di curiosità e si chiude nell’episodio finale della stagione in maniera non particolarmente shockante. Sarà anche perché tutte le attenzioni pure a questo giro le ha attirate l’omicidio di Danny.

Broadchurch quindi non è riuscito a rinnovarsi completamente e a tirare fuori un nuovo caso altrettanto avvincente, ma ha saputo continuare in maniera parecchio riuscita la “vecchia” storia, senza farla apparire per nulla vecchia. A questo punto sorgono vari dubbi riguardo alla già annunciata terza stagione, ma sappiamo che, in qualche modo, Broadchurch saprà tirare fuori qualche nuovo colpo di scena capace di lasciarci a bocca aperta. Ancora una volta.

di Marco Goi per Oggialcinema.net

Broadchurch: nuova stagione, vecchi misteri ultima modifica: 2015-03-02T09:01:09+00:00 da Marco Goi

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