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Bryan Cristante, il giovane del momento (by Alice Radice)

Creato il 17 gennaio 2014 da Simo785

Bryan Cristante, il giovane del momento (by Alice Radice)

Vispi occhi color nocciola, un timido sorriso e un viso pulito che tradisce la giovanissima età del ragazzo di cui tanto si è parlato ultimamente, che potrebbe rivelarsi il nuovo innesto a centro campo del Milan, Bryan Cristante.

Classe 1995, nato il 3 marzo a San Vito al Tagliamento ma cresciuto nella vicina San Giovanni di Casarsa, provincia di Pordenone. È proprio nel Casarsa che il giovane Bryan inizia la sua esperienza calcistica, per poi passare alla Liventina Gorghense, società calcistica in provincia di Treviso in cui milita fino al 2009, anno in cui viene chiamato al Milan.

Bryan Cristante, il giovane del momento (by Alice Radice)

Che Cristante fosse un giovane talento era chiaro sin dagli inizi, infatti è stato il primo calciatore di un club dilettantistico ad essere convocato da una nazionale giovanile, l’under 15.

Inoltre, gli anni di militanza nelle categorie giovanili rossonere possono essere riassunti  con un bilancio positivo. Nel 2009, durante il primo anno di permanenza con i Giovanissimi Nazionali, vince lo scudetto siglando ben 8 reti, che, per un quattordicenne esordiente, non sono niente male. Anzi, questo ottimo risultato lo porta a passare di categoria l’anno successivo, quando inzia a giocare con gli Allievi Nazionali, con i quali vince di nuovo il campionato. Il tecnico Dolcetti rimane impressionato dalle capacità del giocatore, tanto da portarlo nella Primavera, squadra con cui gioca molto spesso da titolare, diventando addirittura uno dei pilastri fondamentali del centrocampo e uno dei ragazzi maggiormente osservati da Mister Allegri.

È proprio nel 2011, anno del passaggio in Primavera, che fa il suo debutto in prima squadra. È il 6 dicembre e Bryan ha esattamente 16 anni e 278 giorni quando entra in campo al posto di Robinho nel match di Champions League contro il Viktoria Plzeň, che si conclude con un pareggio. Senza dubbio un debutto prestigioso che lo porta ad essere il più giovane giocatore del Milan ad essere apparso in una partita di Champions League oltre che il terzo più giovane di sempre.

Bryan Cristante, il giovane del momento (by Alice Radice)

Anche il 2013 gli ha sorriso. È stato infatti eletto miglior giocatore del Torneo di Viareggio, che il Milan ha concluso al secondo posto preceduto dal trionfante Anderlecht. Inoltre, il 4 marzo del 2013 Cristante ha firmato il suo primo contratto con la prima squadra esteso fino al 2018, a dimostrazione della fiducia che la società rossonera ripone nel giovane. È proprio nel 2013 che fa il suo debutto in Serie A, entrando in campo al posto di Kakà nella partita contro il Chievo, terminata con uno 0-0. Insomma, l’anno appena conclusosi è stato ricco di novità ed emozioni per il giovane. Una striscia positiva che lo sta accompagnando anche per questo inizio del 2014. Il 6 gennaio infatti Cristante gioca la sua prima partita da titolare con la maglia rossonera dimostrandosi autore di un’ottima prestazione realizzando la rete del 3-0 che ha portato il Milan alla schiacciante vittoria sull’Atalanta. La ciliegina sulla torta.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico del giocatore, Cristante è un centrocamposta con un fisico piuttosto importante considerata la giovane età (186 centimetri per 78 chilogrammi). Abile in entrambe le fasi, dotato di una buona tecnica e un’ottima personalità. Nasce come centrale, ma è stato impiegato anche come mezzala. È stato paragonato a due ex milanisiti, Aquilani, con il quale lui stesso si identifica, e Pirlo. Con quest’ultimo condivide infatti una notevole precisione nel passaggio e una buona visione di gioco. Tutto da dimostrare ancora, tutto da vedere ovviamente. Ma, non si può negarlo, le premesse ci sono tutte. Il talento pure. Certo è che il ragazzo va lasciato tranquillo, così che possa crescere e migliorare senza troppe pressioni addosso e troppe luci puntate contro, che, si sa, possono essere controproducenti, soprattutto per i giovanissimi, non ancora abituati ad essere costantemente sotto i riflettori


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