L’altra sera mi sono sfilate sotto gli occhi un paio di signorine che, da sotto al cappotto, hanno tirato fuori una “mise” che non sapevo se piangere o mettermi a ridere. Non ho fatto nessuna delle due cose, mi sono limitata ad un’osservazione accurata (quel tanto per farmi decidere che erano vestite come due battone russe…con tutto rispetto per la Russia) per poi realizzare un’altrettanto meticolosa ricerca e dare vita a questo post. Più brutto di un paio di leggings portati male, ci sono solo dei leggings brutti portati male!!!
Il mondo della “calza-che-sembra-un-pantalone-ma-non-lo-è” è un business che va avanti da diverse stagioni, motivo per cui i brand che si sono lanciati in questo proficuo mercato si devono continuamente rinnovare e reinventare. Inutile dire che ne è venuto fuori di tutto di più. Davvero (dopotutto basta guardarsi intorno). Da quelli dalle mille fantasie a quelli super accessoriati, da quelli di super-sexy finta pelle a quelli con il push up (ennesimo ritrovato della tecnologia “ti-faccio-bella-fino-a-quando-sei-vestita“). Ora, saremo tutte scivolate su qualcosa di alternativo o eccentrico (io vado in giro con quelli con le banane…lo so, ma ho anche io le mie debolezze) ma tra alternativo e brutto c’è una grossa differenza! E soprattutto la differenza sta nel COME si mettono le cose e COME realmente ci stanno! Quelli “muscolosi” li abbiamo visti più e più volte in giro. Già fanno impressione così…indossati da chi i muscoli li ha abbandonati in palestra nel 1990 non fanno proprio un bell’effetto. Nemmeno quelli “scheletrici“, che poi per far vedere tutta “l’ossatura” finisce che vi infilate la maglia dentro e magari viene pure voglia di metterci del pizzo sopra -_- Ce ne sono poi alcuni che a prima vista sembrano graziosi, con i loro inserti e le loro stampe geometriche. Poi te li vai a provare e ti stanno malissimo! E ci credo, quei geni che li hanno pensati (chiaramente portatori di taglia 40 e possessori di gambette secche) hanno messo tagli e inserti proprio lì, nelle zone critiche del 99% della popolazione femminile. Ecco, vi si devono bruciare tutti i cartamodelli… ;) Le fantasie le amo, certi pattern li adoro….ma alcune cose sono davvero troppo…TROPPO! Con la stampa in digitale, ormai, scenari fotografici vengono riprodotti ovunque, anche sui leggings: dalle costellazioni alla prateria arrivando fino al mare. Però almeno il posizionamento di certi dettagli pensatelo… Così come ci penserei bene prima di indossare questa colata colorata in 3D: quando il leggings va oltre il tessuto, gli effetti materici si sprecano. Consiglierei di fare un po’ di economia (e anche di utilizzare hot pants un po’ più lunghi)! :P Il leggings modello bendaggio-post-operatorio è inquietante. A metà tra il sado-maso e il macellaio che passa lo spago intorno all’arrosto di maiale. E’ indubbiamente riservato ad una nicchia di stambecchi, che questi segnano e strizzano. E anche se ci metti un altro paio di leggings (o calze) sotto l’effetto “salamella” non cambia! Stessa cosa vale per quelli con gli strappi, modello sono-passata-un-attimo-dalla-savana-ma-il-tigrotto-mi-è-saltato-sulle-gambe: Nel mondo-leggings c’è un intero reparto dedicato alla donna aggressiva, quella che si vuole sentire sexy in ogni momento, quella a cui piace il vedo-non-vedo, quella che si compra le scarpe tacco 15 glitterate dai cinesi (pagandole 10 €), quella che i suoi migliori amici sono oro, ghepardo e strass (e pure due borchie)…e che si compra ‘ste cagate di finta pelle e inserti di pizzo! Una chiccheria…’na robba che più grezza non ce n’è. E anche se tendenzialmente sei una personcina normale e con del gusto, avere queste cose addosso ti fa immediatamente voglia di indossare un tronchetto con il carro armato e le borchie dorate ed una maglia corta di pizzo che ti scopre il sedere (anche se non sarebbe proprio il caso). Rabbrividiamo!!! Per fare gli originali a tutti i costi o per inciampare meglio nel tacco a spillo, i leggings con le frange sono perfetti. Io adoro le frange, ma non credo che queste calze pesanti con la coda-spolverino dietro siano veramente impegnativi…Ma dopotutto alla creatività non c’è mai fine…e nemmeno al peggio! Se in giro avete visto qualcosa di più brutto…avvertitemi!!! ;)