Ingredienti: per 6 persone
mele "golden" kg.1
mandorle sbucciate e pelate g 100
zucchero semolato g 50 più un poco per spolverizzare gli stampini
Maizena g 40
uovo
burro
zucchero a veloPer la salsa:
mascarpone g 150
latte g 80
liquore all'amaretto g 40
5 amarettiLe "Golden Delicious" sono mele autunnali, di forma oblunga sferoidale. A maturazione raggiungono un colore giallo intenso e hanno un gusto dolce e gustoso. La Golden, come tutte le altre mele, ha riconosciute proprietà digestive.
Preparazione: 60’
- Sbucciate le mele; privatele del torsolo e tagliatele a spicchietti che porrete a cuocere per 4' in una pentola coperta, insieme con g 50 di zucchero e mezzo bicchiere d'acqua.
- Trascorso questo tempo spegnete, scolate la frutta dal liquido di cottura, tritatela grossolanamente e lasciatela intiepidire, raccolta in una ciotola.
- Unitevi quindi le mandorle passate al tritatutto elettrico e ridotte in polvere finissima, un uovo e la Maizena.
- Amalgamate bene il composto per renderlo omogeneo, quindi distribuitelo tra 6 stampini monodose, precedentemente ben imburrati e spolverizzati di zucchero.
- Passate i budinetti nel forno già a 200° per circa 30', quindi sfornateli e lasciateli intiepidire.
- Preparate intanto la salsa; stemperate in una casseruolina il mascarpone con il latte e con il liquore.
- Aggiungete gli amaretti finemente sbriciolati, quindi portate il composto su fuoco moderatissimo, solo il tempo necessario per farlo intiepidire.
- Distribuite la salsa tra 6 piattini da porzione; al centro sformate i budinetti, cospargeteli con poco zucchero a velo, infine serviteli.
Quanto nutre una porzione: 370 calorie
Vino consigliato: Moscato di Sardegna Spumante.
Il Moscato di Sardegna è un vino bianco spumante a Denominazione di Origine Controllata ottenuto da uve Moscato.
Presente sull’Isola dai tempi dei Romani, il vitigno Moscato DOC coltivato nelle vigne di Piero Mancini in Gallura, produce un vino eccezionale,unico, dal grande aroma e dal profumo inconfondibile.Il Moscato bianco è fra i vitigni più anticamente coltivati in Sardegna. È un vitigno conosciuto fin dai tempi dell’antica Roma, citato dal Columella con il nome di uva “Apiana” in quanto uva prediletta dalle api per la dolcezza dei suoi acini.
Il moscato ha seguito attraverso i secoli le alterne vicende della viticoltura sarda, dalle menzionate epoche remote fino ai nostri giorni.Il vitigno si diffuse nell’Isola nel periodo dell’Amministrazione piemontese, a seguito della politica viticola attuata dal vicerè, il marchese di Rivarolo, che a partire dal 1736 favorì la diffusione della viticoltura nell’Isola, rendendola obbligatoria nei terreni ritenuti idonei alla vite e rimettendo in vigore integralmente le norme della Carta de Logu di Eleonora d'Arborea emanata nel 1392 e rimasta in vigore fino al 1827, durante il regno di Carlo Felice.
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