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Budino di panettone (per una ‘povna che se ne va)

Da Povna @povna

Epifania, tutte le ‘povne porta via. Nel senso che, quando arriva il 6 gennaio, arriva anche, inesorabile, il tempo di riordinare la valigia in tutta fretta, e di tornare a sud. Intendiamoci: non che la ‘povna pensi che il ritorno a scuola sia fissato troppo presto, anzi: arrivati a questo punto, le mancano tutti, ed è ben contenta di ricominciare. E’ solo che il soggiorno al nord per lei non è mai “troppo”. E sa che scorreranno, lunghe, ancora due stagioni e mezzo prima che lei e gli altri possano concedersi il privilegio di stare senza fretta tutti insieme. Nel frattempo, si fa quel che si può, a spizzichi e bocconi, e ci si arrangia. E soprattutto si va da CantaCheTiPassa per la festa di befana.
Per l’occasione Thelma ha superato se stessa, migliorando (del resto: quando si è di classe, si è di classe) questa già ottima ricetta di GialloZafferano. Così dentro la calza, loro tutti – oltre alle chiacchiere, le riflessioni, gli aneddoti – hanno trovato anche i budini di panettone, splendidi. E li hanno mangiati a quattro palmenti annaffiandoli di Cristal, offerto da Piton-che-non-è-Snape e da BibCan.
Tornata nella piccola città la ‘povna, mentre stende lavatrici a tutto spiano, e si prepara alla sveglia, decide di postare una specie di ricetta, ché tanto Thelma (che pure avrebbe un blog suo proprio di cucina, e molto bello) chi sa quando si deciderà.
Per cominciare dunque si prende il panettone che è avanzato, tutto, e si mette in una cofana capiente, tagliato grossolanamente a pezzi. Poi (se si è aiutati dal gatto Semolino che zampetta sulla tavola meglio, se no pazienza) si cosparge abbondantemente di rhum. Nel frattempo, in una pentola, si fa bollire il latte (800 dl per 300 g), insieme alla scorzetta di limone. Quando bolle, si toglie dal fuoco, perché diventi tiepido, e si inganna il tempo dell’attesa sbattendo quattro tuorli con lo zucchero (80 g circa) semolato). Si incorporano i tuorli nel latte, mescolando con giudizio, e poi si versa il tutto sopra il panettone, che, entro poco, risulterà così debitamente pappizzato. A questo punto, si procede in due direzioni diverse. Da un lato (come da originale ricetta) si battono a neve i bianchi per incorporarli nell’impasto. Dall’altro, sul fuoco, si prepara il caramello (che, ed è una delle aggiunte di Thelma, darà a tutto l’insieme quel certo nonsoché). Quando il caramello è pronto, si uniscono gli albumi a neve al resto, si caramellizzano tanti stampini piccoli quanti ne servono, e si versa in ciascuno di essi un po’ dello zuppone. Sopra, si completa con una fettina di mela (renetta), spolverizzata di cannella (e, senza panettone, ma con molte più mele dentro, è pronta anche la versione sgluto per BibCan). Quindi si ficca a cuocere a bagno maria nel forno, per 40 minuti a 200 gradi. Il risultato, bisogna dirlo, è di gran classe. E il gatto Semolino, al quale avrete lasciato da leccare la cofana, ve lo confermerà in maniera preventiva.


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