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BUIO OMEGA (1979) di Joe D’amato (Aristide Massaccesi)

Creato il 13 dicembre 2008 da Close2me
BUIO OMEGA (1979) di Joe D’amato (Aristide Massaccesi)Predecessore malsano e riuscito, a firma dell’inimitabile Massaccessi, del più noto Nekromantik (1987), opera cult del regista tedesco Jorg Buttgereit.
"Un’imbalsamatore di animali, vive con la sua governante in una villa fuori città, situata in una foresta. Per opera della governante, che vuole per se sia la casa che il giovane, viene eseguito un rito voodoo a danno della ragazza di quest’ultimo, uccidendola. Il ragazzo, profondamente scosso dall’evento, non accettando il trapasso della sua fidanzata la imbalsamerà ed impazzito ucciderà ogni ragazza che gli capita a tiro con l’aiuto della scaltra governante." (Filmscoop.it)
Film anomalo nell’intera cinematografia del regista romano, pervaso com’è da una macabra poesia sospesa tra romanticismo ed ossessione, mai più egagliata – nè tantomeno suggerita – in alcun titolo della sua sterminata produzione. Un lavoro coraggioso ed estremo già per il periodo d’uscita in sala, (dove peraltro venne inaspettatamente ignorato dal pubblico). Necrofilia, cannibalismo, sequenze gore a base di interiora rappresentano solo la confezione di un prodotto ben più complesso che in apparenza: da un lato un apologo passionale e viscerale dell’amore impossibile, tanto agognato e rincorso dal protagonista (un discretamente bravo Kieran Canter), dalla parte opposta il feticismo morboso ed ossessivo della dell’apparenza, cui sarà vittima l’imbalsamatore come la governante interpretata Franca Stoppi. L’inquietante figura di Iris costituisce, insieme alle musiche eccellenti dei Goblin, il vero valore aggiunto dell’intera operazione: la storia sfugge abbondantemente dai confini dell’horror-thriller erotico degli anni ’70 nè tantomeno si omologa a quello plastico del decennio a venire.
Un caso unico, forse irripetuto, di contaminazione "irresponsabile" del genere. Una sorta di guanto di sfida alla censura (come concetto assoluto) ed all’appiattimento paratelevisivo, fenomeno quest’ultimo che di lì a poco avrebbe cancellato inesorabilmente il futuro del cinema horror Italiano.
Menzione d’onore infine ad un’etichetta video francese che ha recentemente pubblicato in dvd una versione deluxe (e finalmente uncut) di questo indimenticabile titolo. 
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