1906 – La prima foto del Boca Juniors (wikipedia.org)
CALCIO RETRO’. La macchina del tempo quest’oggi ci ha portato alla fine del mondo per raccontare la storia della fondazione di un club che diventerà imbattibile. Ci troviamo a Buenos Aires nel quartiere della Boca, abitato prevalentemente da immigrati italiani di origine genovese, in compagnia di alcuni giovani innamorati della pedata: Esteban Baglietto, Alfredo Scarpatti, Santiago Pedro Sana e i fratelli Juan e Teodoro Farenga. Siamo stati invitati tutti a casa dei fratelli Farenga, per dare alla luce la nuova squadra che secondo i loro sogni avrebbe dominato il mondo. Le aspettative sono sempre molto alte quando si creano dal nulla nuovi club di football, ma questa volta i ragazzi ‘genovesi’ ci videro lungo.
Il nome fu trovato dopo molte proposte tra cui Figli d’Italia, le Stelle della Boca e altre denominazioni abbastanza ridicole. Quando ad un tratto si alzo in piedi Santiago Pedro e disse: “Il nostro club prenderà il nome dal nostro quartiere e ci uniremo una piccola impronta britannica. Si chiamerà Boca Juniors”. L’idea fu subito approvata ma ora il dilemma fu sulla scelta dei colori e delle casacche. Si decise per una maglia rosa che fu subito declinata. In seguito la scelta fu approvata sulla proposta della sorella dei Farenga, che confezionò una bellissima maglia bianca con sottili strisce verticali nere. La nuova divisa fu accettata ma non piacque fin dall’inizio, obbligando così i membri del club a sostituirla con una camicia blu che sembrava molto più elegante.
La storia racconta che nella partita contro il Nottingham de Almagro, che avevano una maglia simile, la squadra perse meritatamente. Fu la scintilla per trovare una maglia nuova, più originale, che desse un’impronta unica al club. A quel punto l’idea geniale presa da Giovanni Brichetto fece scatenare l’entusiasmo tra i giocatori. Propose di andare al porto e aspettare la prima nave che arrivasse, per acquisire i colori della sua bandiera. Di corsa, si recarono tutti sulla banchina del porto e aspettarono con ansia la prima nave. “Eccola!!” esclamò Baglietto. Era la nave Sophia Drottning battente bandiera svedese. Da quel momento la casacca del club, divento blu con una riga gialla e un po’ per magia un po’ per destino, incominciò a vincere senza mai fermarsi, conquistando il mondo.
Paolo Grechi vi aspetta nel magico mondo di Calcio Retrò Milano, in via Tartini 23, 20158.
Magliette da calcio storiche, borse e palloni d’epoca, gagliardetti di squadre gloriose e tante altre meraviglie saranno lì ad accogliervi e a ricondurvi nel passato di un calcio che ancora oggi fa sentire la sua mancanza.