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Buona la caccia ai botti clandestini.

Creato il 30 dicembre 2011 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Buona la caccia ai botti clandestini.
In un terreno a Piano di Sorrento, a Napoli, c’era infatti un deposito abusivo dove era stoccata una tonnellata di fuochi, detenuti illecitamente. Una persona è stata denunciata a piede libero. 
A Cicciano, sempre in provincia di Napoli, presso l'abitazione di una persona denunciata a piede libero, è stata scoperta una 'santa barbarà costituita da 16.099 fuochi proibiti ed un deposito con altri 14.943 fuochi artigianali illegali. Inoltre, ad Acerra e Volla, nel Napoletano, sono stati sequestrati 28.776 fuochi illecitamente detenuti da due persone che sono state denunciate. 
Ed ancora,in un casolare semidiroccato, alle falde del Vesuvio, le Fiamme gialle hanno scoperto una fabbrica clandestina dedita alla produzione di micidiali fuochi d'artificio dove hanno sequestrato circa 4000 artifizi pirotecnici artigianali vietati, oltre ad un ingente quantitativo di materiale per la fabbricazione degli ordigni (37 metri di miccia, spaghi, cartoncini, collanti e tutto l'occorrente per il confezionamento), 80 kg di polvere pirica, quantitativo sufficiente per innescare un'esplosione dalle conseguenze disastrose. Il responsabile, di 63 anni, napoletano, è stato arrestato per produzione abusiva di materiale esplodente e detenzione di armi clandestine in quanto trovato in possesso di un fucile a canna mozza privo del numero di matricola e circa 60 cartucce. 
A San Giorgio a Cremano (Napoli),infine, i carabinieri hanno arrestato Ciro Troia, 54enne pregiudicato, e denunciato due suoi complici, un 16enne e un 15enne, studenti entrambi incensurati per detenzione illegale di materiale esplodente. 
Nel corso di un controllo in abitazione, i militari della stazione locale hanno trovato 245 ordigni esplodenti rendini del peso complessivo di 10 kg oltre a 150 chilogrammi di materiale esplodente di IV e V categoria. Il tutto è stato affidato al nucleo antisabotaggio dei carabinieri. L'arrestato sarà processato con rito direttissimo.
A FIRENZE: Razzi, bombe carta, petardi di ogni genere e forma. Un vero e proprio arsenale di fuochi d'artificio è stato scoperto dai finanzieri della Tenenza di Castelfiorentino (Firenze) nello scantinato di un'abitazione nel centro della cittadina. Il materiale pirico era custodito nel pieno centro cittadino, in una zona ad alta densità abitativa. Oltre 387 kg di artifici pirotecnici erano stipati in 2 vani di una cantina sotto una civile abitazione. Il proprietario del materiale pirotecnico (un 67enne di Castelfiorentino) è il titolare di una ditta di vendita di giocattoli adiacente al locale dove sono stati rinvenuti i fuochi d'artificio. 
I prodotti sono stati importati dalla Cina da una società di San Marino che poi li ha rivenduti a grossisti italiani. La vendita al dettaglio avviene, infine, tramite il passaparola sia a persone di Castelfiorentino sia a soggetti provenienti anche da altri comuni del circondario dell'Epolese-Valdelsa. Alti i guadagni stimati: i prezzi di vendita variano da 50/60 euro a pezzo sino a raggiungere anche 300 euro per botti più potenti. 
Il proprietario del materiale pirico (già con un precedente specifico nel 2001) è stato denunciato per commercio ed omessa denuncia di possesso di materie esplodenti. I fuochi d'artificio sono stati sottoposti a sequestro e depositati in un idoneo ed apposito locale.
AREZZO: Sequestrati 550 chili di fuochi d'artificio, di produzione illecita, ad alto potenziale esplosivo, ieri sera dalla sottosezione della polizia stradale di Arezzo lungo il tratto aretino dell'Autosole. I bottI, sistemati in 28 scatoloni ed erano destinati al mercato di Milano, sono stati sequestrati. I fuochi sono stati trovati all'interno di una Chrysler Grand Voyager con a bordo due cognati residenti nel Milanese, di 34 e 47 anni. 
Dagli accertamenti è risultato che la merce era stata acquistata 'in nerò presso una ditta del Napoletano regolarmente operante nel settore. I due cognati sono stati denunciati alla procura di Arezzo per trasporto di materiale esplodente senza autorizzazione. Per il conducente inoltre sono scattate diverse violazioni amministrative con conseguente sospensione della patente,fino a sei mesi, e della carta di circolazione. Sequestrato anche il veicolo.
A TERNI: Oltre 50 chili di fuochi artificiali considerati illegali sono stati sequestrati dalla polizia amministrativa di Terni presso un esercizio commerciale del centro città gestito da un cittadino cinese, un trentacinquenne residente a Roma, che è stato denunciato a piede libero. Il sequestro è stato operato nel corso di controlli preventivi disposti dal questore Luigi Vita. 
Secondo la polizia i fuochi artificiali erano stati messi in vendita in violazione delle norme che regolano il commercio e la detenzione di prodotti esplodenti. Il negoziante ha infatti riferito agli investigatori di avere acquistato la merce da un importatore della capitale ma non è stato in grado di fornire informazioni sulle caratteristiche delle materie esplodenti con cui era stata realizzata. Buona la caccia ai botti clandestini.La Questura ricorda che è vietato utilizzare fuochi di artificio privi di etichetta che indichi la fabbricazione e il tipo e che l'uso improprio di qualunque tipo di materiale pirotecnico può comportare gravi conseguenze. Da quest'anno, inoltre, è comunque vietata la vendita e l'uso di qualsiasi giocattolo pirico ai minori di 18 anni. 
A ROMA: Oltre una tonnellata di fuochi d'artificio illegali è stata sequestrata da Guardia di Finanza e carabinieri a Roma e provincia. Undici le persone denunciate. 
Le Fiamme Gialle hanno scoperto 1,3 tonnellate di «botti» pronti ad essere immessi sul mercato in alcune operazioni per il controllo del territorio in vista delle festività di Capodanno. Il sequestro più importante: 650 kg di materiale esplodente in un box a Torre Angela, un vero e proprio deposito situato sotto una palazzina abitata. 
Durante un'altra perquisizione, i militari hanno sequestrato circa 42.000 pezzi di fuochi d'artificio a casa di un cinese. In due distinte operazioni a Civitavecchia, invece, sono stati sequestrati complessivamente 268 kg di fuochi: 101 kg nel porto ed altri 167 kg in due perquisizioni domiciliari. Ad Ardea, è stato fermato un ambulante di origine cinese che esponeva per la vendita, su un banchetto di fortuna, materiale esplodente per un totale di quasi 180 kg. 
Nell'ambito dell'operazione «Natale Sicuro», invece, i carabinieri hanno sequestrato altri 70 chili di botti illegali trovati all'interno di un negozio di Trastevere. Complessivamente, sono oltre 200 i kg di botti di fine anno illegali o detenuti illegalmente sequestrati dai militari di Roma e provincia negli ultimi giorni dell'anno.
A LECCE:Trecento chilogrammi di botti vietati, destinati al mercato salentino per i festeggiamenti di fine anno, sono stati sequestrati a Lecce dalla Guardia di Finanza. I militari hanno trovato e sequestrato i giochi pirici, di fabbricazione cinese, classificati di quarta e quinta categoria e pertanto pericolosissimi, in una abitazione privata con ingresso nel centro della città. I botti erano stipati in diversi scatoloni nel sottoscala. Due coniugi leccesi, lui di 54 anni, lei di 47, sono stati denunciati per detenzione e vendita illecite di materie esplodenti.
A CATANIA: I finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza, hanno sequestrato quasi cinque quintali di fuochi d'artificio, di produzione cinese, detenuti all'interno di un garage del centro cittadino senza alcuna autorizzazione di Pubblica Sicurezza. Due soggetti sono stati denunciati a piede libero per detenzione abusiva di materiale esplodente. Nello specifico si tratta di fuochi denominati «caramelle», «cipolle» con cariche detonanti, confezionati artigianalmente e di artifizi che normalmente vengono impiegati, da personale autorizzato, nel corso di locali festività patronali. La merce, fanno sapere le fiamme gialle, era destinata alla vendita abusiva in quanto priva della licenza commerciale e autorizzazione di polizia e conteneva inoltre prodotti classificati come esplosivi di IV e V categoria e fuochi del tutto artigianali particolarmente pericolosi. 
Buona la caccia ai botti clandestini.E UN ALLARME ARRIVA ANCHE DAGLI OCULISTI: ATTENTI AI TAPPI DI SPUMANTE
Ed anche il botto più atteso, quello dello stappo della bottiglia, può  provocare danni oltre il gomito. Se i tappi di spumante colpiscono l'occhio, possono procurare lesioni anche gravi. Secondo gli specialisti del Fatebenefratelli di Milano, più che i botti sono i tappi il vero pericolo, soprattutto per chi stappa le bottiglie, cioè in genere uomini fra i 30 e i 50 anni. 
«I danni che subisce un occhio centrato in pieno da un tappo di spumante possono essere gravissimi - ha spiegato Antonio Scialdone, direttore di Oculistica I dell'Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico - Se il colpo è diretto e da una distanza intorno al metro, il rischio di perdere la vista può arrivare a una percentuale pari al 90%. E comunque anche se si è più 'fortunatì è difficile che l'occhio possa tornare allo stato precedente l'infortunio». 
Al pronto soccorso oculistico del Fatebenefratelli, dove la notte di Capodanno ci sarà un chirurgo reperibile, arrivano in media una ventina di questi incidenti gravi all'anno. Per questo Scialdone dà alcune raccomandazioni. La principale è non far volare i tappi ma svitarli. «Si otterrà un effetto meno coreografico - ha concluso -, ma considerati i rischi è senz'altro meglio seguire il suggerimento».

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