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Buone notizie: i Radicali fuori dal Parlamento

Creato il 04 marzo 2013 da Uccronline

Paola ConciaI risultati delle elezioni politiche lasciano certamente l’amaro in bocca, la situazione di totale ingovernabilità è un dato certamente negativo per tutti gli italiani. Tuttavia in tutto questo è possibile scorgere delle note positive.

Innanzitutto è certamente una soddisfazione per coloro che difendono i diritti della vita e della morte naturale e del rispetto alla religione vedere il Partito radicale fuori dal Parlamento. La nefasta e vergognosa strumentalizzazione dei malati e dei sofferenti per infilare la legge sull’eutanasia in Italia da parte di Maurizio Turco, Mario Staderini, Marco Cappato ed Emma Bonino non è evidentemente piaciuta agli italiani, così come la passione per le droghe della ex deputata Rita Bernardini (difficile affidarsi politicamente a chi, a causa dei suoi vizi, rischia di soffrire maggiormente di debolezza cognitiva e psicosi, deficit nella memorizzazione e apprendimento, depressione e schizofrenia, secondo gli studi più recenti). I Radicali, pur di accaparrarsi un po’ di potere, avevano perfino pensato di allearsi con La Destra di Francesco Storace, ma hanno desistito impauriti di perdere i loro già pochi sostenitori. Per dimostrare di esistere è probabile che, come già qualcuno ipotizza, tra qualche mese Marco furbone Pannella si inventerà l’ennesimo sciopero della fame.

Soddisfatti anche i sostenitori del diritto naturale e di quello dei bambini ad avere un padre e una padre nel vedere senza poltrona anche l’onorevole Paola Concia. L’icona gay italiana ha perso clamorosamente a casa sua, in Abruzzo, è riuscito a batterla nelle preferenze perfino un “impresentabile” come Antonio Razzi. La presenza della Concia in Parlamento è risultata essere un fallimento totale: non solo il matrimonio è ancora antropologicamente salvo, ma fortunatamente non ha nemmeno avuto la forza per promuovere una legge sull’omofobia, che serve unicamente per intimidire e mettere a tacere chiunque abbia un’opinione negativa sull’omosessualità e sull’agenda LGBT. La sua attività si è ridotta a partecipare ai Gay Pride finanziati con i soldi degli italiani e ad acide repliche verso politici schierati su opposizioni diverse, anche se poi quando è stata operata la persona che le è stata più vicina è stata proprio la cattolica Paola Binetti, definta dalla Concia come «straordinaria». Aggiungendo: «Probabilmente i miei amici gay e tanti nel Pd disapproveranno perché la definisco così, ma è la verità».

Per finire questo excursus di buone notizie non può mancare il flop del laicista Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione Civile (vittima oltretutto di un recente procedimento disciplinare da parte della Cassazione per vilipendio della Corte Costituzionale). Il Fatto Quotidiano gli ha strappato dichiarazioni farneticanti e diffamatorie contro la Chiesa cattolica, smentite puntualmente dal direttore del quotidiano Avvenire, Marco Tarquinio.


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