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Buoni propositi e promesse mancate

Da Lacrespa @kiarastra

Scrivere i propositi di fine d’anno è inutile. E’ come quando i bambini fanno una promessa per tamponare le tragiche conseguenze di un loro gesto burlone. “Non lo faccio più” ci dicono i bambini con la loro boccuccia a cuore e gli occhi che impietosirebbero anche il boia del Terrore.

“Non lo faccio più” equivale ai nostri buoni propositi di fine d’anno , perchè, ammettiamolo, nessuno tiene fede alla famigerata lista, che diligentemente viene scritta sull’agendina o su un foglietto volante, nascosto tra le pagine di un libro.

Il mio mantra di fine d’anno prevede:

1)perdere 7 chili

2)guidare l’auto

3)fare un viaggio

4)imparare bene l’inglese/spagnolo (li alterno di anno in anno)

Li scrivo dal 2003 questi punti e sapete quali sono riuscita a realizzare?

Nessuno.

Quindi non fate buoni propositi se non volete farvi male alla fine dell’anno prossimo: altrimenti non si spiegherebbe il perchè la gente tenda ad annichilirsi con smodate quantità di cibo e di alcool ad ogni cenone. Il motivo è uno e solo: vuole dimenticare le promesse mancate, i “Non lo faccio più” che sin da bambini ci perseguitano nella nostra vita di adulti, facendoci sentire a volte inadeguati.

Per questo odio gli ultimi giorni che come una linea d’ombra separano la fine dall’inizio: fanno pensare, ti portano a fare bilanci…ma quest’anno non ne voglio fare, non voglio festeggiare per un anno che inizia ma per la vita che continua



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