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Burgazzi, il simbolo di un’epoca (di Claudia Cremonesi)

Creato il 26 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Nonostante la risposta degli elettori alle ultime elezioni, l’imperativo resta sempre quello: battere l’avversario! Questa è la sintesi della poltica di oggi, priva di qualsiasi contenuto sociale, indifferente all’ascolto, incapace di garantire servizi e dare certezze per il futuro. Il popolo serve per i proclami e per la propaganda, si spalancano le porte delle sedi di partito per infilare una tessera nelle tasche del malcapitato, si organizzano incontri e dibattiti per fare promesse che mai verranno mantenute “perchè i soldi non ci sono, perchè quelli prima di noi hanno falsificato i bilanci”….ci dispiace ma faremo il possibile. Intanto si ridistribuiscono i poteri, le poltrone e le nomine.
Burgazzi è la dimostrazione che i nostri suggerimenti non sono serviti a gettare le basi per un nuovo modo di concepire la politica, perchè non siamo noi cittadini il centro delle loro attenzioni ma lo sono le carriere e i ruoli del potere.
Le nostre idee ancora una volta sono servite per raggiungere degli obiettivi personali, che si chiamino Officine, Accademie, Partecipazioni, Polis, Cultodiffusioni…, ed è uno scenario avvilente se pensiamo a quanti giovani stanno aspettando che arrivi il Messia dalla terra promessa…
Abbiamo richiamato l’attenzione dei politici con appelli all’ascolto, alla partecipazione,al recupero delle identità territoriali, alla conservazione dell’artigianato locale, al merito, alle eccellenze, alla musica, alla contemporaneità, all’internazionalizzazione ma ci siamo ritrovati : da una parte torrone, MDV, Governance, Mondomusica NY, le invasioni botaniche, il genialissimo brand(Y), forse pure x factor etc…,dall’altra officine, musei diffusi, guide indaffaratissime a portare gente nei negozi, nei ristoranti…. e nelle chiese; tanto lavoro per nulla!
Nessuna di queste iniziative servirà a fare di Cremona una piccola Copenaghen, paragone che mi è valso pesanti insulti su questo blog, e nessuna di queste realtà servirà a creare i presupposti per nuovi posti di lavoro, continuerà implacabile l’esodo all’estero dei nostri talenti e qui resteranno solo alfieri, torri, cavalli e pedine senza nemmeno la scacchiera perchè qui il gioco è senza regole.
PS: la collaborazione con tutti quelli che si sono battuti per la rivoluzione culturale su questo blog è stata un’avventura piacevole, almeno per me. Speriamo che i prossimi guerrieri siano più fortunati.

Claudia Cremonesi


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