Burkina Faso. Il Paese più povero del mondo punta sulla cultura
Creato il 19 febbraio 2013 da Cafeafrica
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Il Burkina Faso, uno stato con un PIL procapite tra i più bassi del mondo, é ricchissimo di arte e cultura.
Con oltre 200 compagnie teatrali, che portano i loro spettacoli ovunque, l’arte entra nel tessuto della società divenendo parte integrante della vita quotidiana.
Il Paese dei teatri, così lo definisce Livia Grossi, giornalista del Corriere della Sera, nel suo articolo di giovedì 14 febbraio e scrive:
Qui gli spettacoli sono un mezzo d’informazione e prevenzione sociale. Si parla di aids, emigrazione, infibulazione, decessi per parto, ma anche di come ci si cura con le erbe.
Il teatro è ovunque, sotto i baobab che proteggono i villaggi, in piazza tra la polvere rossa della strada, sotto le stelle del teatro più importante della capitale, o tra i panni stesi nella Casa della Parola, cuore pulsante dei cantastorie e antica corte di Sotigui Kouyaté, il griot scelto da Peter Brook per il suo Mahabarata”.
É qui che ogni anno, a dicembre, va in scena il Yeleen Festival, meta di tutti i cantastorie dell’Africa Occidentale.
In Burkina Faso c’è spazio anche per la settima arte, con il più importante Festival del Cinema Panafricano dal 23 febbraio al 2 marzo nella capitale Ougadougou, e per la musica con il Jazz Festival dal 26 aprile al 4 maggio.
Un Paese dalla ricchezza economica limitatissima, ma con risorse culturali enormi.
…chissà che non possa essere uno spunto per l’Italia in tempo di crisi…
Alessandra Laricchia
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