L'immagine qui sopra sintetizza, come al solito mirabilmente (rinnovo i complimenti all'Extraterrone) una notizia proveniente dalla Svizzera.
L'UDC, il partito del moderati svizzeri infatti, come riporta La Repubblica, sta portando avanti una campagna serrata contro i frontalieri, ovvero i pendolari (italiani) residenti a Como, Varese e Verbano Cusio Ossola. Terre d'origine del leghismo.
Fino a quando i "frontalieri",proprio comei terroni meridionali, s'occupavano dei lavori che gli svizzeri, ticinesi, non volevano svolgere, tutto era tollerato. Ma da qualche tempo questi, come dichiara il segretario dell'Udc, "stanno progressivamente, occupando posizioni nel terziario dove, finora, la prevalenza era data agli impiegati ticinesi". Questo perché, secondo, il politico Udc, i frontalieri "accettano retribuzioni che sono, sovente, del 40 per cento inferiori a quelle dei lavoratori indigeni". Anche se, con una verve diversa, la stessa questione è già stata sollevata dai sindacati, i quali accusano molte piccole e medie imprese italiane, insediatesi nel Canton Ticino, approfittando di agevolazioni fiscali, di praticare del dumping salariale.
Erano gli anni 70 e James Schwarzenbach, noto per la sua campagna contro l'inforestierimento, nota come "iniziativa Schwarzenbach" così dichiarava:
«Sono braccia morte che pesano sulle nostre spalle. Dobbiamo liberarci del fardello. Dobbiamo, soprattutto, respingere dalla nostra comunità quegli immigrati che abbiamo chiamato per i lavori più umili e che nel giro di pochi anni, o di una generazione, dopo il primo smarrimento, si guardano attorno e migliorano la loro posizione sociale. Scalano i posti più comodi, studiano, s'ingegnano: mettono addirittura in crisi la tranquillità dell'operaio (...) medio, che resta inchiodato al suo sgabello» (fonte Wikipedia e l'Extraterrone)
Come l'ironia tutta partenopea di De Crescenzo sentenziava: "si è sempre meridionali di qualcun altro", ma questo in quel di padania in pochi lo hanno veramente imparato e "valigia di cartone fa (ancora e soltanto) rima con terrone"(Bossi Umberto)