1 dicembre 2013 • Recensioni Film, Vetrina Cinema •
Il giudizio di Rosa MaiuccaroSummary:
C’era una volta un’estate: un inno alla forza dell’animo umano
Con un po’ di ritardo, arriva finalmente nelle nostre sale la commedia The Way Way Back, con il titolo italianizzato di C’era una volta un’estate, film indipendente frutto della collaborazione dei due sceneggiatori americani Nat Faxon e Jim Rash (premi Oscar per Paradiso Amaro). Si tratta di una produzione con un budget di soli 5 milioni di dollari che può tuttavia contare su un cast di eccezione. Protagonisti sono infatti Steve Carell, per una volta nei panni di un vero antipatico, Toni Collette (Le nozze di Muriel) e Maya Rudolph (Le amiche della sposa). Il film è stato presentato al Sundance Film Festival 2013.
Il quattordicenne Duncan è costretto ad andare in vacanza a Cape Cod con la madre Pam (Toni Collette), il suo nuovo odiosissimo fidanzato Trent (Steve Carell) e la figlia di quest’ultimo. Timido ed introverso, il ragazzo si sentirà trascurato dalla madre e troverà conforto nell’amicizia con il folle gestore di un parco acquatico, Owen (Sam Rockwell). La strana coppia stringerà amicizia finché Duncan verrà addirittura assunto come assistente di Owen. Lontano dalla famiglia e circondato dall’affetto dei nuovi amici, il ragazzo troverà il coraggio di affrontare la vita.
Duncan e Owen in C’era una volta un’estate
Bravissimi come sempre Steve Carrell e Toni Collette, fuori dagli schemi, nei panni di un super antipatico il primo e di una donna fragile ed insicura l’attrice australiana. Pare che per il ruolo di Trent fosse in trattativa Jake Gyllenhaal ma che poi il ruolo fu affidato, giustamente, a Carrell. Buona performance anche da parte del giovanissimo Liam James nei panni dell’introverso Duncan, che ricorda il più conosciuto Logan Lerman nel recente Noi Siamo Infinito. Duncan è infatti talmente impacciato da camminare come un anziano con l’ernia. Parla poco non perché non abbia niente da dire ma perché è terrorizzato all’idea di sembrare stupido, noioso o immaturo. La mancanza di una figura paterna sembra essere incolmabile.
Un film incredibilmente nostalgico (avevano inizialmente pensato di ambientarlo negli anni Ottanta) che racconta un romanzo di formazione. Faxon e Rash combinano la malinconia con il tono comico del film. L’elemento più originale della pellicola risiede nell’idea di aver messo per una volta da parte la dimensione sentimentale per concentrarsi sulla crescita reale di Duncan. C’era una volta un’estate si rivolge ad un pubblico di tutte le età e celebra la forza dell’animo umano. La freschezza di questo film ricorda il ben più riuscito e indimenticabile Little Miss Sunshine. Nonostante risulti sostanzialmente molto convenzionale, talvolta banale, sono gli attori a fare la differenza. Le performance di Collette, Carrell e James fanno sembrare del materiale decente addirittura brillante. Rockwell, da parte sua, contribuisce con le battute più divertenti del film. Con uno sforzo maggiore sullo sviluppo della trama, la pellicola avrebbe potuto avere tutti gli elementi per impressionare pubblico e critica. Siamo sicuri che Faxon e Rash sapranno fare di meglio.
L’uscita nelle sale italiane è prevista il 28 novembre 2013.
Di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net
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