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C'era una volta una bella minorenne condotta in un bel palazzo...

Creato il 16 giugno 2011 da Persogiadisuo
Ecco un breve riassunto di  
La sposa della Tigre, Angela Carter
Italia, terra di persone malvagie. Un giocatore d’azzardo russo pieno di debiti vende la bella figlia minorenne a un essere mostruoso che ringhia e ruggisce. Nel suo palazzo il maggiordomo la informa che l’unico desiderio del padrone è vederla nuda per un minuto soltanto, dopodiché le darà la somma che serve al padre per riscattare il debito e colmerà lei di magnifici regali. Lei scoppia a ridere e accetta volentieri, ma a una condizione: potrà vederla nuda solo dalla vita in giù e in una stanza buia. La povera minorenne straniera, non appena è condotta nella stanza designata è assalita da sensi di colpa e tenta il suicidio, ma nello specchio vede l’immagine disperata del padre.
La bestia quindi le dà un po’ di tempo e il giorno seguente è lui che gironzola nudo e viene avvistato dalla ragazza in tutta la sua bestialità. A questa vista la ragazza si spoglia davanti alla bestia e ad alcuni cavalli e si sente libera per la prima volta. Nello specchio poi vede il padre ricco, quindi può raggiungerlo felice.
Ma la ragazza non sa che la bestia le ha chiesto l’abominevole: la nudità è contro natura nell’uomo e quindi la ragazza verrà dannata come umano e verrà salvata solo la sua vera indole: la bestia l’avvicina, la lecca dappertutto lacerandole la pelle con la sua grossa lingua. Sotto anche lei ha uno strato di pelliccia. E vissero bestiali e contenti.
p.s. ogni riferimento a cosa o persona è completamente casuale.
Questa è la versione di Angela Carter della Bella e la bestia, targata 1979, ma la storia della Bella e la Bestia è molto lunga e ha inizio con Apuleio ma si afferma nella Francia dei lumi prima con Madame Villeneuve con una versione romanzata di 400 pagina e poi con la riduzione edulcorata del testo ad opera di Mme Leprince de Beaumont nel 1756. Nel 1945 Jean Cocteau diresse una versione cinematografica di cui era protagonista l’amante Jean Marais, ma è col classico della Walt Disney datato 1991 che tutti abbiamo conosciuto questa storia. Come dimenticarsi del candelabro Lumière, la tazzina Chicco, la sexy spolverina?

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