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C’erano una volta i fondi

Creato il 28 luglio 2011 da Simone D'Angelo @SimonDangel
La Finanziaria 2011 ha cancellato i fondi per le missioni internazionali civili

Senza i fondi cosa faranno i bambini della Scuola Calcio Clagluna?

C’erano una volta i fondi del Governo italiano a sostegno delle missioni umanitarie internazionali civili. C’erano una volta e adesso non ci sono più. Analizzando la Legge di stabilità 2011, infatti, si scopre, come tutti i finanziamenti al sostentamento della cooperazione internazionale e soprattutto delle missioni civili italiane nei Paesi più poveri sono stati invece destinati alle “missioni civili militari“. Ora, anche una persona dalla conoscenza balbettante della nostra lingua non avrebbe difficoltà a comprendere come i due termini “civili” e “militari” sottendano una certa discrepanza di senso.

Ma cosa comporta questo provvedimento in senso pratico? Innanzitutto che le missioni civili tuttora in essere nei luoghi più disperati del Terzo e Quarto Mondo potranno contare solo su finanziamenti di privati cittadini ed enti pubblici o privati che vorranno, trovandoli nelle pieghe dei loro bilanci, aiutarle. In secondo luogo significa che, nella maggioranza dei casi, sarà possibile soltanto alle missioni cattoliche poter rimanere in questi luoghi in quanto possono contare sul sostegno della Chiesa.

A cosa servono le missioni civili internazionali? A cosa è utile la cooperazione civile internazionale? Risponderò citando alcuni fatti concreti, con una premessa. La premessa è che viviamo un dato ineluttabile: se noi occidentali non ci adopereremo per migliorare le condizioni di sussistenza delle popolazioni del Terzo e Quarto Mondo nessuno sarà in grado di arrestare il sempre più imponente flusso migrante verso le nazioni ricche. I fatti concreti riguardano l’associazione Culturidea di Pistoia, che sta, in collaborazione con la congolese Per il Benessere Integrale di Tutti, costruendo un complesso didattico sportivo, intitolato al comboniano padre Vittorio Agostini a Nsioni (Kandu), nel Bas Congo, attraverso varie iniziative benefiche che si svolgono nella provincia toscana.

Nel 2010 abbiamo raccolto e inviato 6mila 300 euro mentre nell’anno in corso abbiamo già inviato 8mila 500 euro con i quali a settembre saranno inaugurate le prime 4 aule per l’istruzione di 200 bambini mattina e pomeriggio e un centinaio di adulti la sera. All’interno del centro didattico aprirà anche una scuola calcio e dello sport, intitolata a Roberto Clagluna. Attraverso il calcio e lo sport si cerca di far crescere la convivenza civile e la cooperazione tra i villaggi. Allo stesso tempo si sta studiando di aprire, sempre in quella sede, una fabbrica di calcina che permetta di evitare l’acquisto del cemento (particolarmente oneroso per i congolesi) e funga anche da motore economico della zona.

Se riuscissimo ad aiutare gli africani a vivere dignitosamente a casa propria rischierebbero lo stesso la propria vita per venire qui a vivere di quello che noi scartiamo?

Riccardo Fagioli
presidente Culturidea

Consegna targa scuola
Scuola padre Agostini in costruzione


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