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Caity Lotz, l’intervista: “Non sono la solita bionda innamorata”

Creato il 27 novembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

27 novembre 2013 

Caity Lotz, l’intervista: “Non sono la solita bionda innamorata”

Ventisei anni, di San Diego, una cascata di capelli biondi e un sorriso coinvolgente. E grinta, tantissima, da vendere. È Caity Lotz, il nuovo volto della serie “Arrow” che arriva anche nelle nostre sale cinematografiche grazie a “Battle of the Year”, il film sulla più grossa competizione mondiale di B-boing che si svolge ogni anno Montpellier e che vede sfidarsi a colpi di break dance le crew di tutto il mondo. Caity ha già un curriulum di tutto rispetto, sia come attrice che come ballerina. Ha viaggiato in tour con Lady Gaga e Avril Lavigne. Ha interpretato un personaggio in “Mad Men”, ha preso parte a numerose serie TV e ha avuto ruoli nei film. Ora, grazie al personaggio di Stacey, sono in arrivo molte altre scritture. Noi l’abbiamo incontrata un anno fa, a Montpellier, proprio durante le ultime riprese del film, durante l’autentica BotY del 2012.

Ci racconti un po’ il suo personaggio in “Battle of the Year”

Interpreto Stacey, la coreografa. Il che è molto cool, poiché in “Battle of the Year” il punto centrale è proprio questo: creare la coreografia in modo che i ragazzi possano esibirsi in quelle fantastiche evoluzioni che sanno fare. Stacey poi ha anche una relazione interessante con il personaggio del protagonista, Blake. Escono un paio di volte, ma il rapporto tra di loro non è di tipo sentimentale. Parlano più di ottenere il rispetto dei ragazzi della crew, il che per Stacey è complicato essendo l’unico personaggio femminile. Deve lottare per avere il rispetto di questi B-boys, e all’inizio anche quello di Blake. Deve decisamente lavorare e dimostrare quello che vale.

Josh Holloway interpreta Blake…

Il personaggio di Blake è importantissimo: lui è stato un grande B-boy in passato e pertanto è molto sensibile e perspicace per quanto riguarda ciò che è nuovo e fresco. In questo senso, lui e Stacey lavorano in sinergia.

Lei è stata scelta per questo ruolo per le sue doti nella danza…

Sì, sono davvero una ballerina, ho iniziato a sette anni e ho sempre danzato con regolarità, almeno fino a quando ho iniziato a recitare. Stacey è una coreografa professionista, una importante. Sa fare di tutto e si è guadagnata anche l’ammirazione delle persone. Una così non è necessariamente una B-girl, semmai è proprio una che sa lavorare attraverso i vari generi di danza. C’è da dire che ha molta familiarità con questo genere e sa cosa è d’impatto e cosa non lo è.

Dalle sue esperienze cosa può dirci a proposito di questo genere di danza?

Ho ballato con Lady Gaga e molte altre celebrità di tipo diverso. Le grosse differenze le ho riscontrate a seconda se ballavo a New York o sulla West Coast. Ho fatto anni e anni di studio, per questo film in particolare ho studiato circa otto ore al giorno, ma per rendere davvero autentico il mio personaggio, ho studiato coreografia e soprattutto ho pensato che ero quella che doveva insegnare a questi ragazzi. Mi sono concentrata su questo aspetto per rendere Stacey reale.

Caity Lotz

Caity Lotz

Quindi ha inserito anche qualche passo suo all’interno del film.

Decisamente sì. Ma non sono sicura che finiranno nel montaggio finale. Ovviamente verranno privilegiate le abilità dei ragazzi. E poi per lo più si concentra sulla parte del training della squadra, quindi inizia prima del mio arrivo.

Perché pensa che questo film sia diverso da tutti gli altri sulla danza?

Semplicemente perché questo si focalizza su questo genere di danza, sui B-boys e la peculiarità di tutto questo. Negli altri generi non c’è il footwork e non ci si sofferma a inquadrarlo. Essere B-boy è diverso, c’è tutta una cultura B-boing, che è differente da ogni altro stile. Nei film sulla danza ci sono passi ad alto effetto, come lì si spiega cosa vuol dire essere un danzatore, qui si cerca di far capire cosa significhi essere un B-boy. E poi è molto più simile a un film sullo sport che sulla danza: non ci sono storie d’amore contemporanee, qui c’è solo la Battle da vincere e si tratta di mettere insieme un team che ragioni come una squadra. Ecco anche perché il mio personaggio è interessante: non è la bionda carina che arriva e si innamora di uno dei personaggi. Lei insegna, monta la coreografia e li prepara tutti allo stesso modo. Il suo è un atteggiamento molto più materno che amoroso verso i ragazzi della crew.

E lei, personalmente, come si è trovata con questi ragazzi?

Hanno un sacco di energia da convogliare, come tutti i B-boys, il che è divertente e folle allo stesso tempo. Sono stati davvero tutti molto carini e sono decisamente molto cool. Ci sono delle aree differenti e diversi stili che puoi praticare con la break dance. Devo dire che è stupefacente quello che riescono a fare questi ragazzi con il loro corpo. Avevo quindici anni quando vidi un video e capii cosa voleva dire lo spinning, e rimasi stupefatta. E poi tutta la cultura che c’è dietro è strutturata. Questi ragazzi mi piacciono tutti molto, e hanno delle storie interessanti alle loro spalle. Poi per cultura diventano come una famiglia: si guardano a vicenda, si insegnano tra loro… il che è magnifico.

Da ballerina, come è arrivata a questo genere di danza?

Come ho detto, studio danza da quando avevo sette anni, ho iniziato con il jazz e la contemporanea. Da adolescente sono entrata in una crew hip hop e ho imparato tutto semplicemente provando passi sempre nuovi. Poi in seguito ho fatto l’audizione per entrare in una crew hip-hop & break, e quando ce la fai questo diventa la tua intera vita.

Ma non ci sono molte ragazze nel B-boing…

Sareste sorpresi di quante B-girl ci sono! Ieri sera qui c’è stato il campionato femminile ed erano tantissime a partecipare! Tutte bravissime, tra l’altro. La gente spesso non lo sa perché non le vede nemmeno, ma loro sono lì, e sono tante. Ci sono delle limitazioni fisiche, ovviamente, soprattutto per quanto riguarda la forza, ma le sostituiscono con qualcos’altro, che magari solo loro sono in grado di fare.

Di Federica Aliano per Oggialcinema.net


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