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Calcio estero: FA Cup dei sogni; Ibra saluta?

Creato il 27 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

In Francia è la settimana dei campioni scontenti, con il mal di pancia, che cominciano a pensare al proprio futuro (Ibrahimović, Cavani, Lavezzi tra i tanti) quando l’inverno sembra aver già tirato le somme di una stagione non convincente. Poi voleremo in Inghilterra dove i sedicesimi di FA Cup lasciano il campionato in stand-by e ci regalano, come di tradizione, sorprese e risultati imprevedibili: vittime Mourinho e Van Gaal che, dall’alto delle loro panchine dorate, vengono umiliati dalle umili realtà sportive (perdonate il gioco di parole) del Bradford e del Cambridge. Infine, le ormai solita goleada del Barça e la vittoria del Real, macchiata quest’ultima da una folle reazione di CR7. Ecco, quindi, alcuni dei contenuti della settimanale rubrica del calcio estero che, ricordiamo, tornerà ad analizzare i risultati della Bundesliga alla sua ripartenza, ossia questo venerdì 30, con il big match tra Wolfsburg e Bayern Monaco.

PREMIER LEAGUE – È costato settemila e cinquecento sterline, meno di una city-car, il Bradford dei miracoli, che ha eliminato il Chelsea dalla Coppa d’Inghilterra, vincendo per 4-2 a Londra, nel regno di Stamford Bridge. Il club della League One (equivalente alla nostra Lega Pro), formato da giocatori tesserati in regime di svincolo, ha saputo sbarrare la strada al multimilionario Chelsea di Abramovič. Incredibile? Non proprio, perchè la FA Cup ci ha abituati a questo tipo di tonfi nel corso della sua storia. E infatti per il Bradford non è la prima volta, poichè neanche due anni fa è riuscito a disputare la finale di coppa battendo ai quarti l’Arsenal di Wenger. Ne fa le spese anche Van Gaal e il suo Manchester United, forse in maniera meno grave, ma contro una squadra, il Cambridge, ancora più modesta. Appartenente, infatti, alla quarta divisione del calcio inglese, la squadra di calcio di 11 (+2) giocatori della prestigiosa università inglese si è guadagnata una gita all’Old Trafford, grazie al pareggio maturato in casa contro i Red Devils per 0-0. Un sogno, questo, per i ragazzi che giocano in League 2, confermato anche dal magico primo tempo in cui sono addirittura i padroni di casa a sprecare l’occasione per portarsi in vantaggio. Nella ripresa, lo United prova a rialzare la testa con l’entrata di Van Persie ma sia l’olandese sia Di María sprecano troppo. Il pareggio, quindi, come da regolamento della FA Cup, significa “replay” ma a campi invertiti. Ora nella testa dei ragazzi di Cambridge la gita all’Old Trafford sembra un sogno. Ammesso che sia tale.

LIGA – Col calcio estero spostiamoci ora in Spagna. Il Real Madrid soffre, rischia, si spaventa ma se ne va dall’Arcángel di Córdoba con 3 punti tanto immeritati quanto pesanti e fondamentali nella corsa al titolo. C’è voluto un rigore di Bale all’89’ per scacciare via i fantasmi di un pomeriggio che per il Real sembrava nero come la maglia. Real sotto al 3’ per un rigore di Ghilas, pari di Benzema in mischia nel primo tempo. Nella ripresa gioco grigio e improduttivo, traversa del Córdoba, e poi l’espulsione di Ronaldo all’83′ per una doppietta letale: calcio e manata, al terzino avversario Edimar, in prestito dal Chievo, con CR7 che lascia il campo “accarezzando” provocatoriamente lo stemma di campione del mondo. Tra tre giornate c’è il derby con l’Atlético e il Pallone d’oro potrebbe saltarlo per squalifica. Al Real uscito vincitore ma sofferente si contrappone il Barcellona capace di rifilare persino 6 reti all’Elche. Partecipano alla goleada del Martínez Valero Piqué (200° partita in Liga per lui), Messi con due gol e due assist, Neymar con una doppietta e Pedro in pieno recupero. Per i blaugrana, è la conferma di un periodo di ottima forma che li porta a collezionare la sesta vittoria consecutiva oltre che a mantenersi ad una sola distanza dal Real Madrid capolista. Come da copione, infine, tengono il passo anche i Colchoneros che si sbarazzano del Rayo (3-1) con un Griezmann in stato di grazia. Al francese riescono tutte le giocate e si dimostra l’uomo più pericoloso dell’Atlético, andando a segno per due volte e sfiorando ripetitivamente la tripletta.

LIGUE 1 – Concludiamo il resoconto di calcio estero col la Ligue 1, dove assistiamo alla fuga del Lione che conquista i 3 punti contro il Metz (2-0) e si porta a +4 sul Marsiglia di Bielsa, perdente nell’anticipo di venerdì sera per 2-1 in casa del Nizza. Il PSG ottiene, invece, una vittoria preziosa quanto l’oro nella sfida contro la quarta in classifica, il Saint-Étienne, sebbene siano lontani i fasti di quel club che in Francia asfaltava le avversarie come un rullo compressore. L’1-0 finale, deciso da un calcio di rigore di Ibra, ne è infatti la prova più evidente. La vittoria del club parigino si dimostra così fondamentale sia in chiave corsa al titolo sia al fine di dar cambio all’aria pesante che da qualche giorno si respira a Parigi. L’atmosfera non proprio idilliaca all’interno della società e della squadra aveva dato vita a numerosi malcontenti, a partire dalla panchina. Proprio Blanc si era mostrato indifferente verso certe interferenze dell’ ex d.s. Leonardo. Secondo l’Équipe, sarebbero papabili le piste di Mancini e Simeone per il prossimo anno. Discorso simile vale per il fenomeno Ibrahimović che sosterrebbe il suo CT, riflettendo però, sempre secondo il giornale francese, su un addio anticipato di un anno, a giugno. Spinto a mollare anche dal clima di spogliatoio dove non avrebbe apprezzato non solo i capricci di Lavezzi, ma anche il comportamento di Cavani, collega di reparto che rivendica da sempre più spazio, e che non avrebbe intenzione di sacrificarsi un’altra stagione per la gloria dello svedese. Tra i due, quindi, non ci sarebbe più alcun feeling, e lo stesso uruguaiano, punito come Lavezzi per il ritardo dal rientro delle ferie, medita di cambiare maglia.

Appuntamento alla prossima settimana con la rubrica sul calcio estero.

Tags:Atletico Madrid,barcellona,calcio,Calcio estero,Cavani,chelsea,FA Cup,ibrahimovic,Manchester United,Marsiglia,Mourinho,PSG,real madrid,Van Gaal

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