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Calciomercato: ecco come la Serie A cambia volto

Creato il 01 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Sono le 23.00 del 31/01/2014, come ogni anno la fine del calciomercato è segnata dalla chiusura dei due portoni dell’Atahotel Executive di Milano. Questa sessione invernale di calciomercato è stata di certo sorprendente e fuori dal trend per la Serie A, che negli ultimi anni, per ragioni note, ci aveva abituato a colpi low cost e affari di secondaria importanza rispetto al resto d’Europa, e che invece in questi 28 giorni è riuscita ad arricchirsi – calcisticamente parlando – grazie alle manovre importanti dei suoi top club.

Scopriamo dunque come esce la Serie A da questa sessione di calciomercato, andando ad esaminare le trattative che hanno segnato questi 28 giorni.

Cominciamo dalla capolista, la Juventus, macchina perfetta in campionato, ma ancora non protagonista sul palco internazionale: i bianconeri, dopo la telenovela finita male per arrivare a Guarin, hanno messo a segno un solo vero colpo di mercato, riportando in Italia Pablo Daniel Osvaldo. L’attaccante azzurro, messo ai margini del progetto dal Southampton per problemi disciplinari, arriva a Torino con l’obiettivo di difendere il suo posto in Nazionale e va ad arricchire un parco attaccanti che ora conta ben 6 uomini di primissimo livello. Se si vuole cercare un neo nel mercato bianconero, forse lo si può trovare proprio in questa abbondanza di attaccanti che ora dovranno lottare per due maglie da titolari, con il rischio di creare scontenti. La palla ora passa a Conte.

La regina di questo calciomercato invernale, dunque, è però la Roma: la squadra capitolina, sotto la guida oculata del ds Sabatini, ha saputo mettere in piedi un mercato importante per il presente, ma soprattutto per il futuro. I giallorossi hanno infatti aperto il mercato strappando alla concorrenza – Napoli, Juventus, Milan, Inter – il centrocampista belga Nainggolan, già schierato da Garcia in campionato, e si sono resi protagonisti nell’arco di tutta la sessione, puntando sulle due scommesse brasiliane Bastos e Toloi e mettendo a segno una serie di colpi davvero interessanti in prospettiva. Paredes, Sanabria, Berisha, Ukan e Vestenicky – età complessiva 94 anni – sono i nomi dei gioiellini contesi da mezza Europa che Sabatini è riuscito a portare nella capitale. In uscita si segnala la cessione di Borriello al West Ham, di Burdisso al Genoa e di Bradley al Toronto.

A Napoli sono 4 i regali che Benitez e i tifosi hanno ricevuto dal presidente De Laurentiis: dopo Réveillère, si sono vestiti d’azzurro anche Jorginho del Verona, il difensore brasiliano Henrique del Palmeiras e il terzino mancino Ghoulam del Saint-Etienne. Mentre attorno a questi ultimi due nomi aleggia una nube – giustificata – di curiosità ed incertezza, il vero colpo del mercato partenopeo sembra proprio essere il centrocampista ex Verona, che nonostante l’età – è un classe 1991 –  ha già mostrato con la maglia gialloblù di avere le qualità per imporsi nel nostro campionato.

La Fiorentina ha dovuto fare di necessità virtù, trovandosi obbligata a cercare un attaccante per sostituire i convalescenti Gomez e Rossi. Gli operatori di mercato viola si sono mossi  con tempestività, prelevando lo scontento Alessandro Matri dal Milan, il quale li ha ringraziati con una doppietta all’esordio contro il Catania. Sistemato l’attacco, i Della Valle hanno potuto lavorare con più calma sul mercato, portando alla corte di Montella il centrocampista brasiliano Anderson – ex Manchester United- e il difensore ex laziale Diakitè.

A Milano tutti gli occhi erano puntati sulla nuova Inter formato Indonesia e non si può certo dire che il mercato nerazzurro non sia stato pieno di colpi di scena. Partito con il credo “vendere per comprare/ fare cassa per spendere”, dopo i tumulti della piazza – dovuti allo scambio Guarin-Vucinic – il primo mercato di Thohir si è acceso in modo quasi passionale, e ha portato alla Pinetina l’esterno granata D’Ambrosio ma soprattutto l’asso brasiliano Hernanes dalla Lazio. In uscita sembra fatta per Ranocchia al Galatasaray – il mercato in Turchia chiude lunedì – mentre Belfodil dopo una lunga trattativa è approdato in prestito al Livorno

Non sappiamo quanto questi colpi fossero calcolati e studiati, quel che è certo è che c’è voluto davvero poco tempo perché il buon Thohir abbandonasse le vesti di manager per indossare quelle di presidente-tifoso in stile Moratti; meglio così? Per Mazzarri e i tifosi sicuramente sì, per le casse nerazzurre un po’ meno.

Sull’altra sponda del Naviglio, il mercato è stato all’insegna dello zero: non perché non si siano effettuati acquisti – i nuovi arrivi a Milanello sono stati ben 5 – ma perché “zero” è stato l’ammontare di denaro speso dal Milan per fare il mercato. I colpi più importanti, Honda e Rami, Galliani li aveva di fatto già chiusi prima del 3 gennaio; i 28 giorni successivi hanno visto il ritorno dal prestito alla Sampdoria del giovane Petagna, l’arrivo del centrocampista Essien dal Chelsea e del fantasista marocchino Taarabt di proprietà del QPR.

Tra le squadre di Serie A con meno risorse economiche, quella che si è mossa di più è stata il Sassuolo, che ha chiuso ben 12 trattative in entrata, rinforzando il proprio organico con nomi importanti come Floccari, Cannavaro, Manfredini e Nicola Sansone. I tifosi della Lazio, imbufaliti per aver perso Hernanes, si sono visti arrivare l’attaccante Helder Postiga dal Valencia e il giovane Kakuta del Chelsea. Il Torino ha messo in piedi proprio con gli emiliani lo scambio Brighi – Kurtic, e ha preso in prestito dal Catania il greco Tachtsidis; a Verona, sponda Hellas, sono arrivati in prestito dalla Roma Marquinho e Jedvaj, per il Chievo invece si segnalano gli arrivi di Agazzi, Canini e Rubin. La Sampdoria ha riportato tra le sue fila Maxi Lopez e ha portato a termine con il Parma lo scambio Pozzi-Okaka; gli emiliani inoltre hanno prelevato in prestito dal Sassuolo Schelotto e Rossini e hanno preso Molinaro dallo Stoccarda. Infine il Genoa, dopo gli arrivi di De Ceglie e Motta dalla Juventus, ha preso dalla Roma Burdisso e ha chiuso con la Lazio per il ritorno in rossoblù di Sculli.

Questo calciomercato invernale, dunque, ci ha riservato molte sorprese, sperando che la Serie A, con questi acquisti, attragga ancor di più.


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