L’ultimo giorno di calciomercato si è consumato ieri fino alle 23 e ha regalato grandi colpi. Ma andiamo con ordine e partiamo dal nostro campionato.
Una delle squadre più attive è stata il Milan, che ha prelevato Torres (a) e Van Ginkel (c) dal Chelsea e Jack Bonaventura (c) dall’Atalanta per 7 milioni (quest’ultimo seguito anche da altre squadre, come l’Inter). In uscita, invece, solo il giovane e promettente Cristante (c), passato definitivamente al Benfica.
Non meno attiva è stata la dirigenza viola, che si è assicurata le prestazioni di Micah Richards (d), Badelj (c) e Kurtic (c), tre dei tanti volti nuovi giunti alla corte di Montella. Citiamo, ad esempio, anche Basanta (c), Brillante (d), Marin (c), Lazzari (c)…
La Roma, regina del mercato italiano, ha puntato su Yanga-Mbiwa (d) per rafforzare ulteriormente la difesa mentre non è riuscita a trovare l’intesa per portare nella capitale il giovane Rabiot (c). Probabilmente, se ne riparlerà a gennaio.
Le altre due big della A, Juventus e Inter, invece, sono state ferme: persi Falcao (a) e Hernández (a) (il primo era ed è quasi irrangiungibile per i parametri della Vecchia Signora, ed è destinato a rimanere un sogno; il secondo era più abbordabile ma Marotta ha preferito privilegiare una pista troppo ardua) i bianconeri hanno deciso di guardare in casa propria e di puntare tutto sul nuovo gioiello, Coman (a), che ha ben figurato col Chievo. Del resto, le alternative non mancano: Llorente, Tévez, Giovinco e il neo acquisto Morata, fermo ai box ancora per poco e pronto a fornire il proprio prezioso contributo. I nerazzurri sognavano Lavezzi (a) ma la grana-Guarin e le pretese dei parigini hanno complicato tutto.
Questi gli altri colpi messi a segno nella giornata di ieri: Castellazzi (p) e Amauri (a) al Torino, Lestienne (a) al Genoa, Saviola (a) al Verona, El Papu Gomez (a) all’Atalanta (a), Consigli (p) e Taider (c) al Sassuolo, Roncaglia (d) al Genoa, De Ceglie (d) al Parma. Ecco chi, al contrario, ha lasciato la massima serie italiana all’ultimo: Pandev (a) e Dzemaili (c) al Galatarasay, Alvarez (c) al Sunderland, Abel Hernandez (a) all’Hull City, Cerci (a) all’Atlético Madrid.
I nostri voti al calciomercato delle italiane: Atalanta 6; Cagliari 5.5; Cesena 5.5; Chievo 6; Empoli 4.5; Fiorentina 6.5; Genoa 6.5; Inter 7.5; Juventus 7.5; Lazio 7; Milan 7.5; Napoli 5; Palermo 4.5; Parma 5; Roma 8; Sampdoria 6; Sassuolo 6.5; Torino 6; Udinese 6; Verona 7.
Calciomercato estero
Partiamo dall’Inghilterra dove lo United, complice un inizio stagione claudicante, ha speso fior fior di milioni grazie anche all’accordo (valido a partire dalla stagione 2015/16) da capogiro raggiunto con l’Adidas: 941 milioni di euro per dieci anni! Potendo contare su un tale budget, i Red Devils si sono sbizzarriti: l’ultimo colpo in ordine di tempo è Falcao (a), sottratto alla concorrenza di City, Real Madrid, Liverpool e Juventus. Si passa poi per Blind (d), Rojo (d), Di Maria (c), Ander Herrera (c) e Luke Shaw (d). Tanti, troppi milioni spesi, soprattutto per gli ultimi due arrivati (molto giovani e future promesse), ma i tifosi già sognano in grande e sperano che tutto ciò serva per tornare il prima possibile tra le grandi d’Europa. Con l’arrivo di El Tigre, Welbeck (a) e El Chicharito Hernández (a) hanno fatto le valigie: il primo è approdato all’Arsenal, il secondo al Real Madrid.
I rivali del City non piazzano nessun colpo in avanti, dove invece ripongono piena fiducia nei ritorni di Agüero (a) e Jovetic (a), ma si concentrano sul reparto arretrato e centrale: ecco Mangala (d), Sagna (d), Federico Fazio (d), Lampard (c) – sì, proprio lui, l’ex capitano del Chelsea, arrivato in prestito dal New York City – ed Eriksen (c).
Il Chelsea ha prelevato Zouma (d) dal Saint-Étienne e Rémy (a) dal Newcastle, che si aggiungono a Courtois (p), Filipe Luis (d), Fabregas (c), Diego Costa (a). Un top player per reparto, dunque, per Mourinho.
L’Arsenal, dal canto suo, ha risposto alle rivali con Ospina (p), Debuchy (d), Chambers (d), Coquelin (c), Sánchez (a) e Welbeck (a), il vice-Giroud (fermo ai box per 4 mesi).
Molto abbodante anche il mercato del Liverpool, che vanta undici facce nuove: un’intera formazione. Il nome più roboante è naturalmente quello di Mario Balotelli, cui seguono quelli di Lovren (d), Alberto Moreno (d), Manquillo (d), MacLaughlin (d), Assaidi (c), Lallana (c), Emre Can (c), Lambert (a), Adorján (a) e Marković (a).
Ora andiamo in Spagna ad esaminare il mercato delle tre squadre principali: come noto e come quasi ogni anno, il Real Madrid ha piazzato almeno un grande colpo. Un anno fa, Gareth Bale (a), oggi Toni Kroos (c) e James Rodríguez (a), due talenti che contribuiscono a rendere galattica una rosa già fortissima. Ma Florentino Pérez non si è fermato qua, come dimostrano gli arrivi di uno dei portieri rivelazione del Mondiale, Keylor Navas (p), e di Javier Hernández (a).
Il Barcelona, nel frattempo, ha sfornato nuove stelle, come Munir (a) (19 anni ieri e vincolato da una clausola di soli 35 milioni) e Sandro Ramírez (a), provenienti dalla cantera. Loro rappresentano il futuro, mentre per il presente il presidente Josep Maria Bartomeu ha regalato a Luis Enrique Claudio Bravo (p), Vermaelen (d), Mathieu (d), Douglas (d), Rakitić (c) e Luis Suárez (a).
I vice campioni d’Europa dell’Atlético si sono attrezzati adeguatamente per la nuova stagione per dare nuovamente l’assalto a Liga, Champions e Copa del Rey. Molti volti nuovi, alcuni sconosciuti e altri familiari: Oblak (p) Moyà (p), Ansaldi (d), Jesús Gámez Duarte (d), Siqueira (d), Griezmann (a), Correa (a), Cerci (a) Mandžukić (a).
E per finire, diamo uno sguardo rapido alle big francesi e tedesche: il PSG, come il City, ha concentrato i propri sforzi sulla difesa (il reparto più debole), come testimoniano gli arrivi di David Luiz (d) e di Aurier (d). In attacco, infatti, può sempre far affidamento su Cavani, Ibrahimovic, Lavezzi (molto corteggiato dalle big italiane), Lucas Moura (c) e Pastore (c), centrocampisti col vizio del gol. Chi, invece, si è indebolito è il Monaco, con due cessioni eccellenti. La Ligue 1, che è quasi sempre stata un campionato senza storia, continuerà ad esserlo? Al campo la sentenza.
Spostandoci verso ovest, in Baviera si sfregano le mani: ecco Pepe Reina (p), Benatia (d), Bernat (d), Xabi Alonso (c), il giovane Rode (c) e Lewandowski (a). Un mix di promesse e certezze con cui lottare per il triplete. Il Borussia Dortmund ha salutato il proprio bomber polacco ma ha accolto Ciro Immobile (a), il colombiano Adrián Ramos (a), Ji Dong-Won (a) e Kagawa (c) (per lui si tratta di un ritorno, dopo l’esperienza allo United).
L’ultima parola spetta al terreno di gioco che ci farà capire chi ci ha visto veramente lungo. Altrimenti, se ne riparla a gennaio, col calciomercato di riparazione.