Caligola, ultimo animalista

Il più grande animalista della storia è stato senza dubbio Caligola. Egli nominò senatore un cavallo e, nel contempo, sterminò i suoi avversari politici come fossero moscerini. Purtroppo il grande insegnamento dell'imperatore non è stato recepito fino in fondo dalla posterità: oggi, a distanza di molti secoli, il rispetto per gli animali è pari a zero. Basti pensare che c'è ancora chi li addomestica (dolce eufemismo che nasconde una tecnica ben peggiore del trattamento Ludovico di Arancia Meccanica), li sterilizza e li tiene in casa senza un briciolo di rispetto per la loro antica natura. Non solo. Le società moderne consentono all'uomo di abbandonare facilmente un altro uomo (si può tranquillamente partorire e lasciare il proprio bimbo in ospedale) ma non si sono mai preoccupate di promuovere iniziative per dare un dignitoso asilo all'animale abbandonato, concentrandosi esclusivamente sulla censura e sulla sanzione del gesto. Ricordo che da piccolo camminavo sempre con lo sguardo all'ingiù. Ero terrorizzato all'idea di poter schiacciare formiche ed altri piccoli animali. La carne però la mangiavo e la mangio tuttora. Quanto al mio camminare da adulto, un retaggio del mio antico ideale animalista è rimasto: cammino poco e malvolentieri. Difficile spiegare agli altri esseri umani che non si tratta di pigrizia...