Campionato Italiano di Football Americano Femminile

Foto: Fabio Oriani – Stefano Schwetz   

Domenica 28 Aprile, a Cernusco sul Naviglio, è nato il campionato italiano di football americano femminile. Una giornata che passerà alla storia, perchè mai in Italia era stato organizzato nulla del genere, e fino a pochi mesi fa l’unico modo che avevano le ragazze per poter mettere in pratica gli insegnamenti appresi in allenamento era quello di organizzare delle amichevoli. Adesso, invece, grazie soprattutto alla spinta da parte delle giocatrici, la FIDAF (Federazione Italiana di American Football) ha organizzato il primo torneo ufficiale, composto da cinque squadre che si sfideranno in cinque gironi, al termine dei quali le prime due classificate si contenderanno il primo “Rose Bowl” italiano il 6 Luglio a Ferrara, stesso posto e stessa data in cui si giocherà anche il superbowl maschile.

 «E’ stato fatto un lavoro immenso – dichiara il consigliere federale Alessandro Zarbo – affinché questo campionato potesse iniziare. Il mio ringraziamento va prima di tutto alle giocatrici, che con tanti sacrifici e forza di volontà hanno dato voce e forma al football femminile. Delle vere pioniere che con caparbietà hanno saputo conquistare la fiducia dei propri allenatori e delle società, che sono convinti si possa esprimere con loro tutto il meglio del football giocato. Siamo tutti convinti che si possa fare ancora molto con un progetto a lungo termine, per questo ci aspettiamo che altre società portino avanti questo programma affinché si raggiunga, nel 2015, almeno il doppio delle partecipanti. Intanto la finale di questo anno, prima del Super Bowl IFL, ci donerà quell’occasione per giocarci al meglio il nostro biglietto da visita.» Le cinque squadre iscritte al campionato sono le Tempeste e Sirene (nate dall’unione tra Sirene Milano e Tempeste Busto Arsizio) le Furie di Cernusco sul Naviglio, le Black Marines (unione tra Black Widows di Ferrara e Marines di Roma), le Lobsters Pescara e le Neptunes Bologna.Per il prossimo anno si spera che anche le altre squadre, in forte aumento lungo tutta la penisola, possano partecipare. Il primo passo, intanto, è stato dei migliori. A Cernusco la prima giornata si è giocata davanti ad un pubblico di 400 persone, che hanno potuto vedere con i loro occhi due partite di football vero, con la giusta rivalità in campo e fuori (lo striscione all’ingresso recitava “Benvenuti all’inferno”). Grande emozione dunque, e non solo perché si trattava di una giornata storica per il football italiano, ma anche perché è stata vissuta nel ricordo di Erika Lazzari, la giocatrice delle Neptunes Bologna scomparsa due mesi fa. Il suo nome e il suo numero erano scritti in rosa nelle due end zone e prima di ogni partita è stato osservato un minuto di raccoglimento in suo onore. Nei quaranta minuti di partita, poi, le giocatrici non si sono risparmiate e sul fangoso campo Scirea hanno dato veramente tutto. In campo figlie e sorelle di giocatori di football, ma anche ragazze che erano rimaste affascinante dalla NFL in televisione e si sono interessate su internet. Altre che hanno provato vari sport, dalla pallavolo all’hockey su ghiaccio, e alla fine hanno trovato la propria dimensione proprio inseguendo la palla ovale. Studentesse, grafiche, ingegnere, postine, tra i 17 e i 40 anni, tutte imbottite di casco e protezioni, pronte a prendesi a botte, sempre nei limiti della sportività e nella consapevolezza che, fuori dal campo, bisogna collaborare affinchè il movimento del football femminile cresca ancora di più. Le premesse, al momento, ci sono tutte. Per la cronaca: le Furie hanno battuto le Tempeste&Sirene, e le Black Marines hanno avuto la meglio sulle Neptunes. Ma la strada verso il Rose Bowl è ancora lunga.