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se nevica o se plora
dell'inverno siamo fora;
ma se l'è sole o solicello
siamo sempre a mezzo inverno »
Questo detto famoso, sta a indicare che se il giorno della candelora si avrà bel tempo, si dovranno aspettare ancora diverse settimane perchè l'inverno finisca e giunga la primavera. Al contrario, se alla candelora fa brutto, la primavera sta già arrivando.
La Candelora, è un momento di passaggio, tra l'inverno/buio/morte e la primavera/luce/risveglio. Questo passaggio viene celebrato attraverso la purificazione e la preparazione alla nuova stagione.
La Candelora si festeggia il 2 febbraio (febrarius in latino significa purificare), subito dopo i giorni della merla. Era una festa già celebrata in Oriente, quando dal VII secolo si adottò anche in Occidente. Candelora è il nome popolare (deriverebbe dal tardo latino "candelorum", per "candelaram", benedizione delle candele) candele che ancora oggi, dopo essere state benedette vengono distribuite ai fedeli. Secondo la tradizione queste candele vanno accese quando si corre un grave pericolo. La festa cristiana celebra la Presentazione di Gesù al tempio e la purificazione di Maria quaranta giorni dopo la nascita di Gesù. Questo in quanto per gli ebrei, dopo il parto di un maschio, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni. Le origini di questa festa sono però precedenti e sono riscontrabili, in diverse forme ma tutte con lo stesso significato, in varie parti d' Europa. Famosi sono i fuochi di Imbolc nei riti celtici e a Roma alle Calende di febbraio era festeggiata Giunone.
La purificazione di Maria fu fatta coincidere (per sostituirsi poi del tutto o quasi) con la festa pagana dedicata a Giunone e ai Lupercali.
L’usanza di benedire le candele pare invece essere di origine francese.
In Romagna, fino a non molti anni fa, era tradizione accompagnare la puerpera dal parroco, con una piccola candela in mano, detta del "cappone", in quanto la candela era stata ritirata, previa offerta di un cappone. La puerpera con la candela accesa s'inginocchiava all' ingresso della chiesa, dove il parroco l' accoglieva recitando formule, poi giunta all'altare riceveva la benedizione, ascoltava la messa, quindi ritornava a casa e poteva svolgere ogni tipo di lavoro, che prima della purificazione le era vietato.
Immagine:Candele alla luna di Teoderica
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