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Cannacca macca

Da Laconiglia

 Cannacca Macca di Rossella Faa
 Quando arrivò nel paese soffiava un forte vento di maestrale, gli olivi nati storti per colpa del vento si contorcevano sempre più sotto le sferzate violente di quel vento che non da tregua a quest'isola buttata come una perla al centro del Mediterraneo.Subito si fece notare da tutti.Come non notare una ragazza bionda, con due occhi belli come il fiordaliso in fiore e le guance di velluto?La gente del paese la vedeva passare per le vie sorridendo a tutti, con quella testa tutta scrabionata* (scompigliata) e il collo adornato da tante collane d'oro.Ne aveva così tante che tzia Anna un giorno le sbuffò alle spalle dicendo 'toh, guarda tutte quelle collane...ma cosa si crede? parri sa sposa de su Viu-Rei*...' (sembra la sposa del Vice Re)  Era uno spettacolo vederla arrivare da lontano. Il vento le scompigliava i capelli, gli abiti le accarezzavano quel corpo giovane e bello e al collo le splendevano le collane.Man mano che si avvicinava al solito crocchio di signore per bene del paese si sentiva salire la tensione che sembrava un onda che monta da lontano...Le labbra rugose si chiudevano ma iniziavano a ballare, come se avessero vita propria. Gli occhi cercavano di non guardarla, le vedevi voltarsi altrove per poi fissarla e scrutarla intensamente, come se potessero scoprire i segreti di questa ragazzina solo perforandola con lo sguardo.E appena era lontana...ah, allora sembrava che un vespaio fosse caduto per terra, perchè finalmente l'onda arrivava con tutta la sua forza e le labbra smettevano di ballicchiare per far partire il loro gioco, liberando la voce.
 Sembravano cornacchie attorno a un pezzo di pane. Non si davano pace finchè non la spiluccavano tutta, finchè non criticavano tutto di lei.I capelli, le collane, e ciò che faceva. E il problema era uno e molto semplice: non faceva ciò che l'altra gente faceva e quindi eh, si, era pazza.Arrìi sempri a sa genti me in sa‘iaTei’ cara che trizziu pilue sa genti no d’aia mai bia*  (sorride sempre alla gente per strada,ha le guance come il velluto,la gente non l’aveva mai vista)  Quel sorriso strano e sempre presente. Quelle chiacchere che suscitava. Quelle collane al collo. Quelle vecchie che la volevano uguale alle altre. Quel suo incedere da regina. Quel loro darle della pazza, ma solo alle spalle. E alla fine fu Mariedda a trovarle il nome adatto.  'Ah, ecco che arriva come sempre sa Cannacca Macca*!' (la collana matta) E' proprio matta... 
'Certo che però è proprio carina...' 'Eh, e cosa centra che è carina?' 'Però è matta...'Cannacca maccaTesto e Traduzione sono stati presi da questo sitoGodeteveli, merita veramente!
 Cannacca macca di Rossella Faa
  
        
Ha nau ca na’ca sa cannacca macca è macca, e no è maccaHa nau ca na’ ca sa cannacca macca è macca,e no è maccaA)è ua picciocchedda strangiaChi nd’è arribbada a bidda cun su ‘entu estu,Galana che sa lu-a, u-a conc’ ‘e piu’ biundu:parri u-a matta ‘e ollastu.
Dda tzerrianta Cannacca Macca,Ca è sempri prena de cannacc’ ‘e oru,Dda stroccinti de attesu,no binti sa luxi chi tei’ in coru(E tandu:)B)Macca! Macca! Tottus ddi nanta Macca.Incappa è macca, poitta ca no faidisu chi s’attra genti fai’Prè-a de cannacea, parri sa sposade su Viu-Rei,sa genti te-i timmoria ‘esa bellesa candu crei ca non di te-i.A)E’ ua picciocchedda strangiaArrìi sempri a sa genti me in sa‘iaTei’ cara che trizziu pilue sa genti no d’aia mai bia.
Dda teinti sempri in bucca,c’ha fattu cussu e s’attru e s’attru ‘ncoraDdi nanta che è‘u-a maccae no cumprendinti cheè aicci poitt’è bennia de fora.(E tandu)B)Macca! Macca! Tottus ddi nanta chi è Macca.Incappa è macca, poitta cano faidi su chi s’attra genti fai’Prè-a de cannaccas, parri Madama Bichinobissa mulleri de su Viu-Rei,sa genti te-i timmoria ‘esa bellesa candu crei ca non di te-i.Rossella FaaCannacca macca
Traduzione in Italiano
Dicono che “Collana Matta” sia matta, Ma non è mattaDicono che “Collana Matta” sia matta
È una ragazzina straniera cheè arrivata in paese con il maestrale.Bella come la Luna, una testa di capelli biondi:sembra una pianta di olivo selvatico.La chiamano Collana Mattaperché è sempre piena di collane d’oro,La prendono in giro, dietro le spalle,non vedono la luce che ha dentro il cuore.
(E allora)Matta, Matta, tutti dicono che sia  Matta,forse è matta perché non fa quelloche tutti gli altri fanno.Piena di collane, sembra la sposa del Vice Re.La gente ha paura della bellezza,quando crede di non averne.
E’ una ragazzina straniera,sorride sempre alla gente per strada,ha le guance come il velluto,la gente non l’aveva mai vista,parlano continuamente di lei:ha fatto questo e quello e quell’altro ancora,dicono che sia matta e non capisconoche lei è così perché è venuta da fuori.
(E allora)Matta, Matta, tutti dicono che sia  Matta,forse è matta perché non faquello che gli altri fanno.Piena di collane, sembra la sposa del Vice Re.La gente ha paura della bellezza,quando crede di non averne.

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