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Caos a Roma. Manifestanti assaltano blindato polizia

Creato il 31 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Caos a Roma, dove alcuni manifestanti hanno tentati di assaltare un blindato della polizia per superare il cordone di forze dell'ordine.

Photo credit: msako23 / Flickr / CC BY 2.0.

Caos a Roma. Durante la manifestazione dei movimenti per la Casa e degli immigrati, alcune decine di manifestanti hanno compiuto un assalto contro un blindato delle forze dell’ordine in via del Tritone. Alcuni hanno cercato di salire sul mezzo militare e le forze dell’ordine si sono scontrate con loro per farli scendere.  La manifestazione è stata indetta in contemporanea con la conferenza Stato-Regioni che si sta svolgendo in queste ore a Roma. Oltre a questo assalto sono stati lanciati contro il cordone di polizia anche frutta e oggetti vari, oltre ad alcuni fumogeni. Ma la situazione si è poi aggravata, quando alcuni manifestanti hanno rovesciato dei cassonetti e hanno cominciato a lanciare uova, bottiglie e spray urticante contro gli agenti antisommossa, che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. La polizia è intervenuta anche con alcune cariche di alleggerimento. Caos a Roma quindi, dove si sta svolgendo la Conferenza Unificata con l’Anci, sotto la convocazione del Governo per stabilire un decreto nazionale sulle politiche abitative. Le tensioni sono nate quando i manifestanti hanno cercato di oltrepassare i blindati schierati a cordone in via della Stamperia.  La questura in una nota riferisce che “dopo aver concordato con la Digos un percorso per arrivare nei pressi di via della Stamperia, i manifestanti hanno ripetutamente tentato di sfondare i cordoni delle forze dell’ordine, in particolare in via del Corso in prossimità di via delle Muratte. Le misure di vigilanza nei pressi di Montecitorio sono state rafforzate”. Gli antagonisti hanno poi deviato il percorso verso piazza Fontana di Trevi al grido di “assediamo i palazzi del potere“. Caos a Roma, con negozi chiusi e traffico in tilt in tutta la zona presidiata, sia dalle forze dell’ordine che dall’esercito. ”Vergogna, vergogna” gli slogan urlati dagli attivisti, che sventolano bandiere con scritto “stop sfratti, sgomberi e pignoramenti”. Ma anche intimidazioni, con ”se questi qui non si spostano tra cinque minuti noi scateniamo la guerra”, urlato dal megafono da uno dei manifestati alla folla.


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