Ma quanto è buona la schiuma di latte che fa Babbo!
Relax pre-nanna pomeridiana
La mia vita è un appoggiare le cose nel mio ordinato caos, dove ogni cosa è al suo posto ed ogni posto ha la sua cosa. Magari!Sabrina, ultimamente, negli ultimi anni, da quando viviamo assieme, ha sicuramente assorbito il mio difetto e le “interrogazioni” sul dov'è finita una certa padella o dove caspita si è nascosta la lecchiera, è un tema ricorrente.Alice Ginevra in tutta questa confusione fa la sua parte, dedicando pomeriggi interi a svuotare cassetti ed a giocare con le formine per i biscotti, le pinze, le mie adorate pinze per i fritti, e con qualunque altra cosa che rinviene in quei magici contenitori.Le prime reazioni a quel marasma innocente furono interventi in totale calma, se così si può dire, altri erano coloriti da toni arcaici che vomitavano imprecazioni modificate e trattenute che, se qualche santo ne fosse venuto a conoscenza, sarei stato incenerito in meno di un battito di ciglia.E lei verseggia in stile libero
Controllando che Athena Giada non si faccia male
Ma Alice Ginevra è Alice Ginevra, la costanza, la caparbietà, l'abilità di mettersi a giocare sulla porta che è tra il cucinotto ed il tinello, almeno così si diceva una volta, e non c'è nulla da fare, o la scavalchi inventandoti le nuove olimpiadi casalinghe del salto ad ostacoli o ti rassegni ad un pianto a dirotto che anche se dici nove le cose non cambiano.Le coccole alla sorellina non le fa mai mancare
A spasso per la città
Lei adora gli ascensori con tutti quei pulsanti
Così come la decisione sull'albero di Natale, di quanto dovrà essere alto (di sicuro fino al soffitto, dice lei), di quali colori dovranno essere le luci e le palle e palline che dovranno addobbare cotanta altezza (le vuole anche blu e tra le duecento sfere che abbiamo, mancano proprio quelle blu, quindi mi domando se significa che ne dovremo comprare altre). In quel caso la politica confusionaria prevedo che prenderà il sopravvento e, già mi immagino le battaglie durante la costruzione e l'arricchimento di quel festoso albero di plastica che fa tanto Natale.Sono certo delle domande sul dov'è quello, dov'è quell'altro, sul sono sicuro che è lì, che ne sono certo che lo avevo messo là dentro, sotto quello scatolone, di fianco a quella scatola, sopra a quel mobile o... forse è in cantina.Il cappello di Athena Giada che per un giorno intero volle fortemente anche Alice Ginevra e le lacrime si placarono solo appena varcata la soglia di Benetton, appena avuto il tempo di innamorarsi di un copricapo di Hello Kitty
Tutta la mamma!
E.... la rotella di liquirizia, quanto è buona!
Però ad aiutarmi nelle mie ricerche c'è la mia splendida Regina della casa che, quando le chiedi dove sono le cose ha per risposta quello che di più vago non può essere e non ti aspetti.“Amore dove è finita l'ultima padella che abbiamo comprato?” Le sue indicazioni, il più delle volte sono “è di là!”“Ma scusa Amore, di là io ci sono, di là dove?”“Lì, al solito posto!”“Ma guarda Sabrina che al solito posto c'è la vecchia padella, a proposito, quando la buttiamo via?”.“Ma come... ma se l'ho messa nel secondo ripiano! Non guardi mai dove sono le cose che cerchi!”“Amore, ma al solito posto era il terzo ripiano... e comunque al secondo non la trovo.” Ma poi la padella riappare come per magia “al solito posto, di là!”L'altra magia è il dove è parcheggiata la sua auto.Amore, vado a prendere la carrozzina che hai lasciato in macchina, dove hai parcheggiato? Di qua o di là? le chiedo indicando i due opposti punti cardinali.A questo punto la sua risposta mi mette immediatamente in crisi, “Lì!”, perentorio, senza ammettere discussioni, senza alzare nessun regale braccio stendendolo in una qualsiasi direzione, senza stringere nessun pugno liberando il secondo dito, quello che di solito indica qualche cosa, non so, una direzione.“Di lì, dove?” con il tono di un disperato alla ricerca dell'acqua nel deserto.“Ti ho chiesto se di qua o di là?” e Sabrina, senza staccare gli occhi dal suo portatile e le dita dalla tastiera mi risponde con un tono scontato “Lì!, lì ti ho detto!”Quanto amo questa donna!Athena Giada? Per fortuna ancora non è in grado di aggiungersi al nostro caos calmo.************************************
Era da un po' che ci eravamo messi in testa di prepararcela questa crema di cioccolata bianca. Di tanto in tanto la compriamo al supermercato, ma spalmarne sul pane di quella fatta in casa è tutta un'altra soddisfazione. Quindi mentre il pane lievitava ci siamo messi all'opera.
CREMA DI CIOCCOLATO BIANCO E NOCCIOLEEPANE A CASSETTA AI SEMI DI ZUCCA
Ingredienti per la Crema di Cioccolato Bianco e NoccioleUna stecca di cioccolata bianca di 150 gr100 gr di burro70 gr di nocciole intere60 gr di zucchero100 gr di latte fresco intero (c'è chi usa il condensato, noi abbiamo usato il latte fresco)
Nel frullatore mettiamo lo zucchero e le nocciole e frulliamo il tutto fino a raggiungere la consistenza più fine possibile (noi abbiamo scelto di dare alla crema una consistenza leggermente granulosa, ma per chi la preferisse più liscia e cremosa, basta continuare a frullare fino a che le nocciole cominciano a sprigionare il proprio olio creando una vera e propria pasta). Ora aggiungiamo il cioccolato bianco e frulliamo per amalgamare il tutto.In un pentolino scaldiamo il latte ed il burro fino a che, quest'ultimo, non si scioglie del tutto.A questo punto aggiungiamo il composto frullato e si mescola per una decina di minuti fino a che inizia ad addensarsi.Versiamo la crema ottenuta in un vasetto sterilizzato e lo lasciamo raffreddare prima di metterlo in frigorifero.La crema sarà pronta già dopo un paio d'ore ma per ottenere una crema spalmabile più consistente, va aspettato almeno un giorno intero se non di più.
Ingredienti per il Pane a cassetta ai Semi di Zucca:460 gr di farina 0040 gr di fecola di patate25 gr di burro10 gr di lievito di birra150 gr di latte fresco10 gr di zucchero13 gr di sale250 ml di acqua tiepida50 gr di semi di zucca
Cominciamo con la preparazione del pane che abbiamo affidato alla fedele macchina del pane.Dopo avere fatto sciogliere il lievito nei 250 ml di acqua tiepida insieme allo zucchero e dopo averlo fatto riposare qualche minuto, lo abbiamo versato nella macchina del pane. Abbiamo poi aggiunto il burro ammorbidito, la farina, la fecola, il latte e il sale. Sempre prima i liquidi!
A questo punto abbiamo avviato il programma di base con doratura media. Quando la macchina emette i "bip" vanno aggiunti i semi di zucca interi.
Non resta che aspettare che la macchina del pane abbia terminato il suo lavoro ed il pane è pronto.