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Grazie dei fiori, questo è il titolo dell'attuale progetto delle (St)renne, che si propone di esplorare un ingrediente delicato e aromatico.
Naturalmente per utilizzare i fiori commestibili bisogna seguire qualche piccolo accorgimento. Le persone che soffrono di allergia ai pollini farebbero meglio a consultare il medico prima di consumare pietanze con i fiori e naturalmente bisogna accertarsi quali siano i fiori commestibili. Qui, qui e qui ad esempio potrete trovare informazioni utili al riguardo. E' ovvio e quasi superfluo raccomandare di usare fiori biologici, rigorosamente non trattati con pesticidi. No quindi ai fiori appena acquistati o provenienti dai mazzi dei fioristi, ad esempio. L’ideale naturalmente sarebbe avere un giardino dove coltivare i nostri fiori, ma anche chi come me vive in città può organizzarsi con i vasi in balcone. Acquistare le piante desiderate almeno 2 mesi prima di utilizzarne i fiori, in modo da essere certi che i boccioli non siano stati trattati con sostanze tossiche. Vi sono anche dei produttori di fiori biologici per uso alimentare che forniscono abitualmente i ristoranti e a cui ci si può rivolgere in tutta sicurezza: una ricerca su internet ci darà il nome di quello più vicino a casa propria. Il momento migliore per raccogliere i fiori è la mattina oppure la sera, quando il loro contenuto idrico è più alto. I fiori vanno usati quando sono al picco della fioritura e il loro profumo è al meglio. La parte commestibile è costituita dai petali (unica eccezione: lo zafferano). Prima di utilizzarli, i fiori vanno sciacquati delicatamente in acqua salata, quindi immersi per 1 minuto in una ciotola con acqua e ghiaccio, e stesi su un tovagliolo di carta bianco. Eliminare la parte bianca finale dei petali, che spesso ha un sapore amaro.
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Questa ricetta mi ha riportata indietro agli anni ’80, quando si metteva la panna dappertutto; mi ha ricordato inoltre la Clam Chowder americana, una zuppa a base di capesante e panna, a dimostrazione del fatto che non è detto che pesce e latticini non vadano d’accordo. E’ semplicissima, deliziosa e di grande effetto. CAPESANTE CON SALSA DI PANNA AI FIORI DI ERBA CIPOLLINA (Da: L. Cagnoni, M. Ceriani, S. Rugiati – I Fiori – Monografie del gusto)
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Per 4 persone:
20 grosse capesante 2 patate Fiori di erba cipollina 500 ml panna fresca 60 g burro 1 rametto di timo ½ spicchio d’aglio Sale Pepe
Versare la panna in una casseruola, unire il timo e l’aglio, mettere sul fuoco e ridurre della metà, facendo attenzione a non farla sobbollire. Filtrare, regolare di sale e pepe e tenere in caldo.
Lessare le patate con la buccia in abbondane acqua salata, scolarle, lasciarle intiepidire, quindi pelarle e tagliarle a fette spesse circa 1 cm.
Pulire e sgusciare le capesante lavandole molto bene per eliminare l’eventuale sabbia. Eliminare il corallo e la parte dura del piede. Scaldare il burro in un tegame e cuocere le capesante per 2 minuti, girarle, cuocerle un altro minuto. Salare i molluschi e adagiarli sulle fette di patate ancora calde. Sistemare nei piatti, colare la salsa al timo e cospargere di fiori di erba cipollina.
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