Capitano, mio capitano
“Un pirata tutto nero che per casa ha solo il ciel” , poi, noi bambini quarantenni, potremmo continuarla all’infinito… e l’astronave e il velier…che tempi.
Che poi, diciamocelo, a me il cartone non ha mai fatto impazzire…Harlock aveva un design un po piu’ sfigato dei vari “Jeeg”, “Goldrake”, “Daitarn” e compagnia bella… pero’ c’era l’Arcadia, e c’era la bionda, anzi le bionde, perchè guai a dimenticarsi l’aliena…insomma un suo perchè ce l’aveva anche il nostro pirata. Che visto a otto anni sembrava figo pure lui.
Per farla breve è con malcelata trepidazione che attendevo la trasposizione del cartoon, e con altrettanto malcelata indignazione ho digrignato un po i denti quando dal trailer mi son reso conto che non sarebbe stato un film classico con attori in carne ed ossa ma un cartonissimo in CGI riveduto e corretto con le tecniche odierne…
Che dire, Harlock, il personaggio, è molto piu’ figo di come me lo ricordavo io. Niente a che vedere con quel soggettino cappellone, pelle e ossa di trent’anni fa.
Harlock nel duemilaquattordici è uno cupo, carismatico, con un esistenza particolarmente incasinata, e sopratutto… non spiccica una parola….che non guasta, diciamocelo, fa “personaggio”.
Ma nel film c’è di piu’, perchè questo “Capitan Harlock” non è un film su Harlock. E’ una favola a 360 gradi su tutto il suo mondo, con un occhio di riguardo all’Arcadia.
Ve la ricordate l’Arcadia del cartone? Bene con quell’Arcadia lì l’Arcadia del duemilaquattordici non ha niente a che spartire. E’ fighissima pure lei, riveduta e corretta da un restyling strepitoso, con sto teschione gigante sparato in prua e una sala comandi degna del miglior Nautilus. E non solo dal celeberrimo capitano Nemo abbiamo raccolto idee, ci sono i “guardiani imperiali” di Guerre stellari riveduti e corretti pure loro, e con un po di fantasia, sempre da Guerre stellari, fa capolino anche una simil “Morte Nera”, qui nelle vesti di un super-cannone-spara-raggi-sfascia-pianeti. Poi ci sono tutine strepitose che somigliano tanto a quella di Zod dell’”Uomo d’acciaio” e battaglie con sciami di astronavi come nella miglior tradizione di “Battlestar Galactica”. Per non farci mancare niente, la bionda (non l’aliena) si fa la doccia in assenza di gravità come gia’ aveva fatto Jane Fonda nell’incipit di “Barbarella”. Una scopiazzatura totale? No, preferisco vederci delle citazioni della meglio fantascienza. Anche perchè il film in se non è male. Male al massimo è la sceneggiatura, che la si segue a stento anche da “aficionados”, qualche buchetto qua e la, qualche scelta non proprio convincente, qualche passaggio dato troppo per scontato.
Poco importa, quel che conta è l’insieme, la gioia per gli occhi, la maestosità di certe immagini, la perfetta conversione del vecchio cartone animato in qualcosa di assolutamente moderno e coerente con i nostri tempi. Che a fine visione ti prende una voglia pazzesca di risentirla quella sigla maledetta… e se avete il blu ray, potete farlo, andando a spulciare negli extra…”ha cambiato in astronave il suo velier…. urrà!!!”