1)l'ordinanza sindacale che sancisce la multa a prostitute e clienti adescati per strada.
2)Il patrocinio del Comune all’Oktoberfest
Ritengo il problema prostituzione un problema serio, e non tanto per il rapporto prostituta-cliente, ma per ciò che rappresenta in termini di “tratta delle donne” spesso minorenni.
Non ci riuscì la senatrice Merlin a risolvere il problema, con la famosa legge che chiudeva i casini, non penso proprio ci riuscirà una ordinanza che porterà all’interno di abitazioni, non tanto l’antica arte del meretricio, ma lo sfruttamento e la riduzione in schiavitù di molte di queste donne e bambine.
La manifestazione di “lucciole” che si è svolta davanti Palazzo Tursi (sede degli uffici del sindaco) non meritava il rifiuto da parte della Sindaco di interloquire con queste donne.
Un falso moralismo bigotto non può gettare un colpo di spugna su quella che è, ed è stata, l’attività di queste donne.
Molti Stati, nel corso della Storia, a partire dalla Roma antica dei papi, che avevano trasformato la città eterna in un enorme postribolo a cielo aperto, o continenti che nel momento delle colonizzazioni trovarono in molte prostitute deportate, un importante contributo nella formazione di nuove famiglie che di fatto furono l’ossatura per la nascita di nuove società, come in Australia, o durante l’epopea del west dove non fu cosa rara che prostitute itineranti per le new town a prevalente popolazione maschile decidessero di accasarsi, hanno sfruttato”istituzionalmente”, a loro volta, queste donne e la loro attività.
(fonte www.acompagna.org )clicca per allargare
Pure noi Genovesi, e lei in quanto Primo Cittadino lo dovrebbe ben sapere, un debito in solido con loro lo abbiamo contratto nel momento che parte della storica “marchetta” andava a rimpinguare le casse per la costruzione del porto di Genova.
In maniera del tutto casuale alcuni giorni fa, nel post della notte bianca dell’11 settembre, osservavo che, là dove l’attività su strada è molto diffusa, faccio riferimento al ponte elicoidale e zona del WTC, in presenza di una iniziativa che aggrega come è stata “la notte bianca dei diritti” negli spazi di Music for Peace, in quelle immediate vicinanze gli appostamenti erano assai rarefatti, per poi riprendere progressivamente sul lungomare Canepa e via Sampierdarena.Penso che nel momento che si fa vivere un quartiere, una zona, contribuiamo fortemente a toglierle dal degrado. Certamente l’aver creato quartieri come il WTC (uffici di giorno e il deserto di notte) non facilità gli interventi. Ma a provvedimenti urbanistici di dubbia riuscita dal punto di vista della socializzazione non si può rispondere reprimendo.
Molto perplesso rimango anche sul patrocinio all’ Oktoberfest nel momento in cui la campagna educativa dei giovani va proprio in senso contrario. Non sto ad elencare i gravi numeri sull’incidenza dell’alcool nei giovani, che di per sè valgono una alzata di scudi contro il patrocinio. ma vorrei segnalare come nell’eventualità da buoni genovesi seguano, quanto è stato patrocinato dall’amministrazione che se neopatentati vengono sorpresi anche solo con un bicchiere di birra, rischiano la patente e a volte un percorso assolutamente criminalizzante che li porta a visite psichiatriche, o al Sert.Visto che uno dei soggetti preposti al controllo è la Polizia Municipale, sarebbe opportuno che l’amministrazione ci spiegasse come può patrocinare da una parte per poi reprimere dall’altra.galleria di immagini "manifestazione Lucciole" fonte Repubblica.it