Nel giugno 2011, partiamo per un tour completo di Cuba più una settimana di mare a Cayo Largo con Press Tour. Il giro parte da Holguin, per proseguire a Santiago de Cuba, Bayamo, Camaguey, Sancti Spiritus, fino ad arrivare a Trinidad. Da qui riprendo il mio racconto, dove ci eravamo interrotti. Lasciamo il nostro hotel, di fronte a Playa Ancon, una splendida spiaggia, e andiamo a visitare Trinidad.
Bambina cubana a Trinidad
Trinidad è la città di Cuba che più mi interessa vedere, oltre a L’Avana ovviamente, per il centro storico caratteristico, con strade e piazze che ancora conservano la pavimentazione originale, musei e case coloratissime in stile coloniale. Camminare tra le sue strade incontrando gli abitanti del posto mi è piaciuto molto, questa è la Cuba che mi immaginavo da casa e infatti Trinidad è patrimonio mondiale dell’umanità Unesco per lo splendido centro storico, risalente al 16 secolo. Qui il tempo sembra essersi fermato.
Trinidad: chiesa e convento di San Francisco
Scorci di Trinidad
Musica ovunque a Cuba
Ci fermiamo a vedere la lavorazione di alcuni soprammobili come vasi e macchinine cubane e per un tipico pranzo in un locale dove si suona musica dal vivo: è difficile trovare un locale a Cuba dove non si suoni e si balli mentre si mangia: noi non lo abbiamo mai trovato per fortuna! Dopo pranzo proseguiamo il nostro giro liberamente per Trinidad, fino a Plaza Mayor con la Chiesa della Santissima Trinità e il Convento di San Francesco.
Anche a pranzo musica dal vivo
Bellissima la cittadina di Trinidad
Abitante di Trinidad
Passeggiando tra le strade di Trinidad
A Trinidad
Sono diversi i musei a Trinidad, all’interno di palazzi storici restaurati, che raccontano la storia della città mostrando oggetti, mobili e suppellettili delle più ricche famiglie della città, visitiamo il Museo Romantico all’interno del Palacio Brunet, appartenuto alla facoltosa famiglia Borrel e alla figlia che si sposò con un Brunet (da qui il nome) e dal piano superiore godiamo di una bella vista sulla cittadina coloratissima. Le sale ospitano pavimenti in marmo di Carrara, soffitti a cassettoni, mobili pregiati e cristalli di Boemia. Bellissime le camere da letto e la cucina con le piastrelle in ceramica dipinta. Assistiamo in diretta anche ad una festa per l’entrata in società di una ragazza cubana: ci racconta la guida che a 15 anni tutte le ragazze vengono festeggiate con una bella macchina d’epoca, un giro nel paese, balli e palloncini e la ragazza indossa uno splendido abito, i genitori risparmiano tutta la vita per questa festa. Noi la vediamo con uno splendido abito giallo e in seguito un altro rosa, siamo fortunati ad assistere a questo momento! La ragazza è emozionata e felicissima!
La festeggiata orgogliosa nel suo abito da principessa
Vista di Trinidad da un museo
Infine una visita al Mercado Artigianal che si trova in Calle Francisco Gomez Soto, sempre in centro, dove si possono trovare tovaglie ricamate e altri oggetti tipici del paese. Prima di proseguire, ci fermiamo nel famoso locale “La Canchanchara” dove, sempre accompagnati da musica suonata dal vivo, ci fanno assaggiare l’omonimo cocktail a base di agua ardiente (rum non invecchiato) miele, limone e acqua.
Con amici del gruppo, Federico e Mariano, al locale Canchanchara
Proseguiamo per la città di Cienfuegos, un breve giro panoramico e tutti in hotel (Hotel Jagua) per prepararci per la serata: si mangerà in un bellissimo palazzo in stile moresco di fronte al nostro hotel, il Palacio de Valle, allietati dalla musica con pianoforte e canto della Carmencita, nota cantante cubana ormai ottantenne, che continua imperterrita nel suo lavoro. Il Palacio de Valle oltre ad ospitare il ristorante, è anche l’edificio più originale della zona, con motivi gotici, veneziani e neomoreschi e le tre torri che simboleggiano la forza, la religione e l’amore. Il Castillo de Jagua è la fortezza che serviva per difendere la baia dai pirati.
Palacio de Valle visto dalla camera
Al Palacio de Valle con Carmencita
Il giorno dopo visitiamo la cittadina sul mare di Cienfuegos, con la più alta concentrazione di edifici neoclassici di tutti i Caraibi, chiese, monumenti e piazze formano un centro molto pittoresco che la fa entrare di diritto nel patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, come Trinidad. Sorge in una baia molto suggestiva che le è valsa l’appellativo di “Perla del Sur”. Visitiamo la Cattedrale di Purissima Conception, con due campanili di altezza diversa e la facciata neoclassica. Si trova di fronte al Parque Marti, con il chilometro zero, punto nel quale venne fondata la città.
Cienfuegos e il chilometro zero
Si riparte verso Santa Clara e la visita dell’importantissimo mausoleo del mitico Che Guevara. Santa Clara deve la sua fama alla battaglia del 1958 che vide la fine della dittatura batista per opera della guerriglia rivoluzionaria capeggiata da Che Guevera. Dopo aver conquistato la città difesa da soli 300 uomini contro 3000 soldati, diede scacco matto a Batista provocando il deragliamento di un treno blindato e oggi possiamo ammirare un museo monumento nel punto esatto dove accadde il deragliamento.
Il museo del treno blindato
Ma il punto più importante è il complesso scultoreo dedicato ad Ernesto Che Guevara, in Plaza de la Revolucion, con un’imponente statua in bronzo del Che col braccio ingessato e un bassorilievo con le scene del conflitto. Al di sotto è allestito un interessante museo con oggetti appartenuti al Che e diverse fotografie, oltre al racconto della sua storia e delle sue idee. Infine il mausoleo, a forma di grotta, dove riposano i resti del comandante e di 38 compagni ritrovati morti in Bolivia 30 anni dopo, ed una fiamma perenne.
Il complesso a Santa Clara
Hasta la victoria siempre!
Ernesto Che Guevara fu un animo ribelle, uno spirito libero con grande spirito di sacrificio, che credeva molto nelle sue idee rivoluzionarie ed oltre ad amare lo sport, era anche un amante della lettura e della scrittura e amava le cose belle.
Particolare del monumento dedicato al Che
Arriviamo al nostro hotel de L’Avana, il Panorama, resteremo in città un paio di giorni per visitarla. Si trova sul lungomare di 7 km, el Malecon, il luogo più suggestivo e romantico de La Habana, soprattutto quando il mare e i palazzi color pastello di tingono del rosso del tramonto. Dopo cena, ci dirigiamo subito per un giro in centro e vederla durante la vita notturna, passeggiando tra le sue vie e i tanti locali che ci accolgono come al solito a ritmo di musica. Per chi vuole si può assistere ad uno spettacolo nel più famoso cabaret d’America, il Tropicana. L’atmosfera della città mi piace molto, anche se la si deve guardare pensando ai tempi passati, altrimenti appare un po’decadente. Ma è la sua particolarità.
Plaza Vieja di sera
Il giro inizia da Plaza de la Revolucion, uno dei luoghi simbolo della storia cubana, nel moderno quartiere del Vedado; qui Fidel Castro compì il suo discorso di fronte a migliaia di cubani, qui vi fu la prima manifestazione popolare dopo il trionfo rivoluzionario e qui si pianse la morte del Che. La piazza è legata alla storia della rivoluzione cubana e possiede due monumenti molto importanti: il Memoriale a Josè Martì e il Palazzo del Ministro dell’Interno con la raffigurazione del Che Guevara.
Memoriale a Josè Martì
Il primo è composto da una torre, dalla cui cima si gode di splendida vista sulla città e una statua in marmo bianco che rappresenta l’eroe nazionale Josè Martì. La faccia in bronzo del palazzo è tratta dalla famosa foto del Che scattata da Alberto Korda, di notte è illuminata come la scritta sottostante: Hasta la victoria siempre. Ci sono diversi musei in città, sia di arte come il Museo Nacional die Bellas Artes, sia per chi fosse interessato alla storia della rivoluzione, come il Museo de la Revolucion.
Plaza de la Rivolucion
Alle porte della città, costruito a scopo difensivo contro i pirati, il Castillo del Morro, oggi meta di turisti e di cubani in cerca di uno splendido panorama su L’Avana ed il suo porto.
Panorama dal Castillo del Morro
Visitiamo una fabbrica di sigari cubani (ne acquistiamo qualcuno per ricordo) e l’Havana Club per il famoso rum; infine il mercato coperto con tanti souvenirs disponibili e artigianato tipico.
I famosi sigari cubani
La Habana
Luogo d’incontro della città è Parque Central, circondato da edifici monumentali come l’albergo storico Hotel Inglaterra e il Gran Teatro de La Habana. Il suo centro è il Capitolio, simbolo della città. Da questa piazza parte il viale più elegante e suggestivo della città: il Paseo del Prado, ornato con otto leoni in bronzo e panchine di marmo.
Habana Vieja: la Cattedrale
Abitanti eleganti de L’Avana
Ma il nucleo storico de L’Avana dichiarato patrimonio culturale dell’umanità, è La Habana Vieja, il più vasto centro coloniale dell’America Latina. Il giro parte dal suo cuore, Plaza de la Catedral, con palazzi storici, la Catedral de San Cristobal e il famoso locale La Bodeguita del Medio, dove Hemingway beveva il suo rinomato mojito, in una viuzza laterale. Ancora oggi il locale vale una visita per l’atmosfera che ai respira.Le cubane in costume tipico girano per la piazza per leggere le mani o scattare una foto.
Bodeguita del Medio
Plaza de Armas è circondata di palazzi barocchi e molta vegetazione, suonatori di musica cubana allietano la passeggiata e non è raro veder passare qualche auto d’epoca. Calle Obispo è la strada più rappresentativa della città, con i migliori edifici della zona antica, passeggiamo tra gente che balla e suona e ci fermiamo all’antica farmacia Taquechel che possiede ancora antichi alambicchi e oggetti d’antiquariato. Plaza Vieja è stata riportata al suo aspetto originario, con una fontana al centro ed edifici di 4 secoli diversi.
Calle Obispo
Per le vie de La Habana
Alla farmacia Taquechel
Imperdibile un salto al Floridita, altro ristorante bar frequentato da Hemingway, per bere il famoso daiqiri accompagnati da musica dal vivo, vicino alla statua dedicata al grande scrittore.
Daiquiri al Floridita
Ultima serata in giro per la città e questo stupendo tour che ci ha portato in lungo e in largo attraverso l’isola di Cuba giunge al termine. E’una terra meravigliosa con stupendi colori, musica allegra, gente che balla per strada… ma per fortuna il nostro viaggio non è ancora finito: prosegue per un paradiso incontaminato, Cayo Largo…
Cayo Largo, arriviamo!