18 gennaio 2014 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos •
Il consiglio di Marta PirolaSummary:
Sguardo spaurito, capelli biondissimi, carnagione diafana: è questa la figura di Carrie entrata nell’immaginario collettivo da quando, nel 1976, Brian De Palma decise di trarre un film dal libro di Stephen King: Carrie-Lo sguardo di Satana. Nonostante la protagonista del libro non avesse esattamente i tratti dell’attrice scelta da De Palma per il ruolo di Carrie, il lungometraggio ebbe un discreto successo di pubblico e due nomination agli Oscar per l’interpretazione dei ruoli femminili della vicenda: Miglior Attrice Protagonista per Sissy Spacek nelle vesti di Carrie e Miglior Attrice non Protagonista per Piper Laurie, nei panni della madre della ragazza.
Carrie e Margaret White
Oggi, a quasi quarant’anni di distanza dall’ottima prova di De Palma, il potenziale di Carrie è tutt’altro che svanito ed è con lungimiranza non comune che gli Studios di Hollywood portano al cinema un remake del film del 1976. Nuova sceneggiatura, stessa storia, quella di una fanciulla di 16 anni che, mentre è costretta a subire e a sopportare quotidianamente le angherie di sua madre, un’integralista cristiana ossessionata dal peccato, e delle sue coetanee, Chris Hargenson in testa, scopre di avere dei poteri di telecinesi che sfuggono al suo controllo. Quando l’atteggiamento delle compagne di Carrie, in seguito ad uno spiacevole episodio che ha luogo nella palestra della scuola, diventa intollerabile, l’insegnante di ginnastica proibisce loro di partecipare al ballo scolastico di fine anno. Per la protagonista le cose sembrano finalmente volgere al meglio, un ragazzo si offre (anche se non proprio spontaneamente) di accompagnarla al ballo e lei, andando contro il volere della madre, decide di accettare l’invito e diventa reginetta della serata. Il suo momento di felicità però, si dimostra davvero breve, poiché la perfida Chris, per vendicarsi, mette in atto un ennesimo scherzo crudele nei suoi confronti. Carrie, però, questa volta non subirà in silenzio, ma, attraverso i suoi poteri, sprigionerà tutto il suo odio represso, trasformando la festa in una vera e propria carneficina.
Le case di produzione MGM e Screen Gems, progettando il remake di Lo Sguardo di Satana-Carrie, avevano deciso fin dagli albori del progetto di affidare la regia a Kimberly Peirce, la regista di Boys Don’t Cry e Stop-Loss, due lungometraggi profondi e toccanti su giovani in crisi d’identità e di desideri. Una scelta che, a posteriori, sembra quasi incarnare una dichiarazione d’intenti: quella di produrre un horror capace di dare particolare attenzione alla caratterizzazione psicologica di ogni personaggio.
Ad esempio la Carrie nata dalla penna dello sceneggiatore Roberto Aguirre-Sacasa, che porta le fattezze di Chloë Grace Moretz (The Eye, Kick-Ass 2), non è soltanto intimorita, ma appare ad un tempo curiosa, turbata, talvolta persino felice. Una menzione speciale meritano inoltre l’ottima Julianne Moore, nel ruolo che fu di Piper Laurie, la madre squilibrata Margaret White, e Judy Greer, la salvifica insegnante di educazione fisica Miss Desjardin, due attrici che contribuiscono a dare ulteriore spessore ad un film che comunque sembra già destare un discreto interesse negli amanti del genere.
Mentre negli Stati Uniti Carrie è uscito il 18 ottobre 2013 -e ha già incassato oltre 35 milioni di dollari al botteghino- la distribuzione nelle sale italiane porta la firma Warner Bros ed è prevista a partire dal 9 gennaio 2014. Non possiamo quindi che attendere con ansia il ritorno di Carrie!
Di Marta Pirola per Oggialcinema.net
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