Carry me home

Un po' di tempo fa vi ho salutato, dicendo che avevo incominciato ad addentrarmi in due territori per me prima d'ora sempre rimasti inesplorati: le arti marziali ed il teatro. Un po' di indifferenza, un po' di sospetto, qualche perplessità era normale, quando si è in bilico tra la meraviglia quasi gratuita di un'età e la mancanza di sapersi stupire di un'altra. In entrambi però un nuovo approccio alla vita quotidiana mi ha saputo incuriosire, in entrambi ho avuto la possibilità di incontrare nuove persone e soprattutto nuove storie.
Forse per il karate è un po' presto per parlarne, ma per quanto riguarda il gruppo teatrale, di cui oggi ha avuto luogo la rappresentazione, ha significato conoscere persone già viste qua e là, ed avere l'occasione di incontrarne di nuove: anche questo mi aiuta a riscoprire un legame con questa zona di Roma, in cui vivo e in cui non riesco a riconoscermi, ma che stasera mi ha offerto l'imprevedibile, come finire a ballare salsa in un salone parrocchiale alle 11 di sera. E come ogni volta in cui ricevi più del previsto e più di quanto hai potuto dare, torni a casa sapendo cosa intonare, quando alla fine dello spettacolo una canzone riecheggia nella sala, e soprattutto chi ringraziare.

P. S. Domani sera andrò al loro (dei tizi qui sopra) concerto. Dai cazzo! Non sto più nella pelle. Forse poi sarà il caso di cominciare a (ri)studiare commerciale...
Pulchra vobis;)
LuciusDay