Alcuni set sono entrati nell’immaginario collettivo. Le location delle serie televisive sono circondate da quell’aura di mistero e fascino che, se da una parte, ci spinge a calpestare i loro pavimenti e a respirarne l’aria a pieni polmoni, dall’altra ci invoglia a starne alla larga, in modo che l’incantesimo non si spezzi. Ci hanno aperto le loro porte così tante volte, che è come se fossero diventate le nostre seconde case.
Il mitico appartamento di Monica Geller di Friends, con le sue pareti color lavanda, ha segnato la mia generazione. La villa di BelAir ci ha accompagnato nei giorni felici, casa Cunningham ci ha dato quelle certezze indispensabili per la nostra maturità e la casa di Samantha Stephens ci fatto sognare nelle notti di luna piena. Siamo volati a Beverly Hills, poi a Melrose Place, una virata ad Orange County, passando per Albuquerque, nel New Mexico, con una capatina nello Yorkshire, patria di Downton Abbey. Siamo incappati in destinazioni a cui non corrispondono giuste coordinate sul mappamondo, come l’isola di Lost o il caso di Cougar Town, ambientato nella inesistente cittadina di Gulf Haven, passando per le villette di Desperate Housewives nella ormai famosa, ma fittizia, Wisteria Lane di Fairview, nell’Eagle State. Confortevoli, eleganti, raffinate, inquietanti e sinistre: le case delle serie tv, nel corso degli anni sono diventati luoghi di cui abbiamo finito per conoscere ogni angolo. Attraversando Ospedali, prigioni, agenzie pubblicitarie. Ma, si sa, nella vita qualcosa sfugge sempre.
Così, il designer spagnolo Iñaki Aliste Lizarralde ha pensato bene di tracciarne le planimetrie, basandosi unicamente sulla propria memoria visiva. Un lavoro scrupoloso e molto dettagliato (con tanto di leggenda), che ci fa guardare con un occhio diverso le location dei nostri telefilm preferiti. E mentre sfogliate le planimetrie, noi abbiamo pensato di farvi varcare 5 soglie differenti, dislocate in 5 angoli differenti di mondo. Inconsueti, unici, originali.
- La scalinata. Manhattan. Da affrontare muniti di Manolo. Sognante e romantico l’appartamentino della protagonista di Sex and the City esiste realmente, ed è al secondo piano di una casetta a schiera con la facciata in brownstone, al numero 66 di Perry Street nel West Village. Per una sosta obbligata come a Piazza di Spagna.
- Il divano. Springfield. Ma quale? Negli Stati Uniti 71 città, sparse in 36 Stati, portano lo stesso nome. Ovunque sia, se il vostro sogno è spalmarvi sul leggendario divano di Homer Simpson e bere una Duff, con tutte le emissioni che ne conseguono, allora dovete andare a Henderson, in Nevada, non lontano da Las Vegas. Qui, nel 1997, sono stati riprodotti fedelmente i quattro piani della 742 Evergreen Terrace, la casa della famiglia più trash e divertente mai inventata da un fumettista.
- La roulotte. Seattle. Una avveniristica e confortevole roulotte cromata piazzata al centro di un terreno di quaranta acri di sua proprietà lontano dalla città, a Bainbridge Island, vicino ad un bosco e in riva al fiume. Per una pausa naturalistica, secondo il metodo Shepherd.
- Un castello di carte. Washington. House of Cards è stata girata quasi interamente a Baltimora, lontana appena 38 miglia dalla capitale. Un viaggio sulle tracce di Frank Underwood non può prescindere da due luoghi simbolo del potere, il Campidoglio dove il capogruppo dei democratici al congresso siede dal 1990 e la Casa Bianca, suo obiettivo sin da quando studiava ad Harvard. Machiavelli avrebbe apprezzato.
- Nella fantasia. La serie culto tratta dai libri di George R.R. Martin, è ambientata in un regno immaginario e girata in addirittura sette Paesi: Croazia, Malta, Irlanda del Nord, Islanda, Marocco, Scozia, Usa. Il Turismo nord irlandese propone persino un tour fra i luoghi della serie, scoprendo addirittura i regni di Pyke, Winterfell e Riverrun. Tra fughe, vendette e complotti, forse riuscirete a sedere sul vero Trono di Spade.
Tutte le planimetrie delle case le trovate qui: http://inakialistelizarralde.tumblr.com/
di Valeria Ventrella per Oggialcinema.net