Penso alla partenza imminente, e m'intristisce lasciare la mia casa. Perché ci son quelle cose che io ho messo durante questi mesi e che l'hanno resa un nido, un posto sicuro. Non che questo appartamento mi sia piaciuto tanto, ma adoravo tutta la luce che ci entrava, anche se in tutti questi anni all'estero e nei troppi traslochi son stata bene solo in un posto, un appartamento, quello del 2008 qui a Nerja, che quando son entrata per vederlo mi ha fatto sentire accolta. Le case danno queste sensazioni. Ci son certe che ti faranno sentire estranea sempre, altre invece che dopo un minuto dentro ti senti come se ci avessi vissuto una vita. Ecco, in quella del 2008 mi son sentita abbracciata, ed ho rotto le scatole cosí tanto alla padrona di casa per la fretta che avevo d'entrare a viverci.
Ho vissuto anche in posti orribili, come il primo monolocale a Mallorca, zona Palmanova, freddo, umido, scomodo e senza lavatrice. Io mica sapevo che non c'erano i termosifoni, in Spagna, e l'inverno é duro!!
Poi é stata la volta dell'appartamento dell'Arenal, quello in un'edificio bruttissimo, nella peggior zona, secondo me, di Mallorca, ma l'appartamento era carino, al 5ºpiano, vista mare, con le pareti del salotto gialle e un divano enorme. Ci ho vissuto per 3 anni consecutivi, senza mai muovermi da li. Un record.
Poi il duplex di Pizarra, un paesino sperduto tra le montagne malagueñe, dove piove ogni giorno, popolato solo da vecchietti che ti guardano e parlano di te. S'annoiano. La casa era stupenda, assolutamente, ma il posto non offriva niente, né lavoro né divertimento, e senza esagerare, lo assicuro, in quella casa avvertivo strane presenze. Non mi si prenda in giro, é cosí, e non ero l'univa a notarlo!
Poi appunto l'appartamento con mega terrazza a Nerja, la vera casa in tutti sti anni.
Tornata a Mallorca son finita in un piano terra a Paguera, carissimo e scomodo, piccolo, con la padrona di casa sopra di me che rompeva le balle ogni giorno. L'ha scelto Buddha, naturalmente...Dopo 3 mesi siamo scappati e tornati all'appartamento dell'Arenal, che nel frattempo, in un anno, era stato affittato ad un vandalo che l'ha rovinato ed ha pure rubato vari mobili. Ho pulito cosí tanto che ho ancora la nausea...
E poi siamo venuti qui, appartamento scelto da Buddha, e non mi son mai sentita comoda. Bello é bello, niente da dire, ma son le sensazioni.
Comunque fra poco lasceró anche sto posto, invieró tutte le mie cose in Italia, e nell'attesa di trovar casa, o che i miei traslochino, andró a vivere da mia nonna. Il che vuol dire che dormiró su un materasso per terra, e per fortuna che tale materasso é comodo (ci abbiamo dormito io e Gabi per 10 giorni ad aprile). -voglio dire, non é che sará come vivere in campeggio, solo che la volta scorsa non avevamo voglia, io e mia madre, di spostare il letto vero e proprio da una stanza all'altra, e siccome Gabi ancora non camminava era piú sicuro mettere il materasso per terra. Insomma, che un letto vero ce l'avró! -
Ora si preparan i pacchi davvero, si sceglie cosa portare via, cosa lasciare, cosa buttare o regalare.
Poi ci aspetta un viaggio da 2300km in macchina, io, Gabi e Flo, e quello mi spaventa, giá che Gabi dopo un'ora in macchina giá rogna, immaginarsi per tanti km...
Lo volevo portare in aereo, in Italia, ma non ho il tempo per farlo.
Tra 10 giorni me ne vado.
Giá, con un mese d'anticipo, e devo dire che non sará per niente facile. Mi son pure ammalata, e devo riprendermi dal febbrone di ieri.
Spero di trovar presto la mia vera casa.