A cura di Alice Radice
La ventisettesima giornata di Serie A si apre con l’anticipo tra Udinese e Milan. Entrambe le squadre, anche se per diversi motivi, cercano un riscatto, l’Udinese per dimenticare le ultime tre partite perse e ripartire, il Milan per lasciarsi alle spalle la sconfitta con la Juventus e andare verso il match con l’Atletico con un risultato positivo e di conseguenza più convinzione.
L’Udinese parte subito in avanti con Di Natale, che al 4’ si rende protagonista di un primo pericoloso tiro nello specchio della porta, che Abbiati prontamente respinge, aiutato poi da Emanuelson che spazza via il pallone. Il minuto dopo è il Milan ad avere una buona occasione grazie a un delizioso cross di De Sciglio, tornato dopo un periodo di stop, per Pazzini, ancora dotato di maschera di protezione, che colpisce di testa facendo finire la palla poco sopra la traversa. Un inizio sicuramente vivace, che si protende fino al 14′ quando il Pazzo ha un’altra più clamorosa occasione da gol: De Sciglio crossa, Scuffet esce male e Pazzini cerca di approfittarne a porta vuota, ma colpisce male la palla e sfiora un vantaggio molto semplice da centrare.L’Udinese non si tira indietro e pochi minuti dopo Widmer per poco non centra il gol dell’1 a 0, a lui si oppone solamente un grande Abbiati che lo anticipa proteggendo il pallone. Alla mezz’ora i rossoneri hanno un’occasione lampante, sono loro a fare la partita. Su cross di De Sciglio, ancora Pazzini gira sul primo palo, ma Scuffet si oppone con un delizioso tuffo mettendo in calcio d’angolo. Le squadre continuano a pressare, anche se con intensità minore rispetto a inizio partita, fino alla fine del primo tempo, che termina con uno 0-0 che lascia speranza a entrambe, nonostante sia il Milan fino ad ora ad aver messo in scena un gioco più bello condito da occasioni più convincenti.
Il secondo tempo si riapre con un’ azione di Emanuelson per Robinho, autore di una mediocre partita, che spreca
l’unica occasione presentataglisi, causa anche un grande Scuffet che respinge in tuffo. Poco dopo l’Udinese si avvicina al gol, a cui si oppone solamente un’eccellente chiusura difensiva in velocità di Zapata, rientrato dopo diverso tempo. La strategia scelta da Seedorf è quella del turnover in vista del ritorno contro l’Atletico, scelta che si rivela però azzardata. L’Udinese infatti cresce man mano che passano i minuti e al 67′ agguanta meritatamente il vantaggio, causa anche l’addormentata difesa milanista, con un gol di Di Natale (con dedica alla moglie e a tutte le donne), che si porta a quota 185 in Serie A. Gli ultimi venti minuti vedono un Milan spento e stanco rispetto a inizio partita e un Udinese che cerca di mantenere il vantaggio e anzi di raddoppiarlo mettendo in cassaforte di sicurezza tre punti che valgono oro.Si chiude così un match importante, in cui i tre punti valevano molto per entrambe le squadre. I rossoneri scesi in campo, non tutti titolari, ci hanno provato soprattutto nel primo tempo, hanno creato qualche occasione, ma non sono riusciti a sfondare la difesa friuliana, problema constatato da diverse partite a questa parte. Questa volta però gli errori commessi sono stati troppi e troppo grossolani in ogni reparto (da segnalare per esempio le pessime prestazioni di Birsa e Honda). Non basta avere un buon gioco, non basta prendere pali o traverse, bisogna segnare, bisogna essere più freddi, cinici. Avere la convinzione che serve per diventare più concreti e non commettere errori evitabili. Solo così il Milan potrà avvicinare la zona Europa.