A cura di Alice Radice
È calda l’atmosfera a Madrid, tutto è pronto per il ritorno degli ottavi di Champions. O dentro o fuori. Il Milan cerca la remuntada, l’Atletico vuole consolidare il vantaggio agguantato a San Siro nel match di andata. La speranza è che i rossoneri riescano a indossare lo smoking delle grandi occasioni e ribaltare il risultato.
Speranza che svanisce immediatamente, nel giro di esattamente tre minuti, quando su una palla persa da Essien, l’Atletico sviluppa un’azione che coinvolge Gabi e poi Koke che crossa per Diego Costa, il quale, lasciato libero come una farfalla da una pessima difesa rossonera, centra la porta di prima con un bel gesto tecnico. La tifoseria rossonera è incredula, arrabbiata, prendere un gol del genere dopo soli tre minuti rasenta l’imbarazzo.

Il buon momento del Milan infatti non basta, anzi termina al 40’ quando Arda segna il gol del 2 a 1 su deviazione netta e decisiva del rossonero Rami, autore insieme agli altri difensori di una pessima partita. Ora si fa ancora più difficile, se vogliono passare i rossoneri devono segnare almeno altri due gol, altamente improbabile ma non del tutto impossibile. Si chiude così il primo tempo, con i giochi non del tutto chiusi.
Il secondo tempo si riapre con Seedorf che cerca di dare una scossa alla squadra inserendo Robinho al posto di

Finisce così il match di ritorno valevole per i quarti di Champions League. I bookmaker non scommettevano sull’impresa del Milan e i rossoneri non li hanno smentiti. Fatta eccezione per quei minuti di buon gioco e bell’atteggiamento fino al gol di Arda, il Milan ha fatto una brutta figura. Spento, schiacciato dagli spagnoli, umiliato. Troppi gli errori, troppe poche e non sempre luminose le luci rossonere. Un match che infiamma la polemica, i tifosi sono delusi e non solo per il risultato, anche prevedibile se vogliamo, la cosa peggiore è che la maggior parte degli uomini scelti da Mister Clarence non ci hanno messo il cuore, non ci hanno messo niente, dimostrandosi quasi indegni dei colori che indossano. Questo è ciò che sopra ogni cosa al mondo fa arrabbiare i tifosi, il non aver onorato la maglia, l’atteggiamento sbagliato, non da Milan. I rossoneri ora sono fuori da tutto, fuori dalla Champions, dalla lotta scudetto e lontani dalla zona Europa. Ci vuole una reazione forte, radicale, più cuore e più sacrificio. Solo così potranno salvare il salvabile agguantando almeno l’Europa League.






