Salvatore Parolisi è stato appena arrestato per l’omicidio della moglie Carmela Melania Rea, la 29enne di Somma Vesuviana trovata morta il 20 aprile scorso, massacrata con 33 coltellate nella pineta di Ripe di Civitella, nel teramano. Secondo quanto si legge,il gip di Ascoli Piceno ha passato le competenze del giudice di Teramo. Sembra infatti che in base alla relazione finale anatomopatologo Adriano Tagliabracci, e s alla relazione finale sull’analisi della mappatura degli schizzi di sangue, il luogo del delitto accertato è appunto la pineta di Civitella.
A firmare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere è il gip Carlo Calvaresi, su richiesta della procura picena, l’arresto è avvenuto all’interno della
caserma del 235esimo reggimento a Ascoli Piceno dove il caporal maggiore dell’esercito presta servizio. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, si legge, è stata firmata, per omicidio volontario pluriaggravato: le aggravanti sono date dal rapporto familiare con la vittime, ovvero coniuge di Melania Rea, e dall’avere agito con crudeltà, infierendo anche a vittima agonizzante. Nell’ordinanza sembra essere persino contestato il vilipendio di cadavere aggravato, in riferimento alle lesioni post mortem e alle manipolazioni del corpo, in eventuale concorso con una persona non identificata.
Ma il gip Calvaresi ed il pm Umberto Monti, nella richiesta di custodia, non escludono l’eventualità della presenza di un complice che avrebbe inflitto le ferite post mortem sul corpo di Melania (la svastica incisa sulla coscia, le siringhe conficcate nel corpo). Sentito dall’agenzia stampa Agi, Michele Rea, fratello di Melania: ”Adesso cercheremo di tutelare il piu’ possibile la bambina”. Secondo il legale, Mauro Gionni, le parole di Michele esprimono preoccupazione per la figlia della coppia, la piccola Vittoria. Si dovra’ cercare qualcuno che si occupi “ufficialmente e non piu’ solo ufficiosamente della bimba di 19 mesi, figlia di Salvatore e Melania”
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