Non era un pazzo Gianluca Casseri, tutt’altro. Anche io l’ho semplicisticamente definito tale poche ore fa quando ho appreso la notizia dei brutti fatti di Firenze ma certamente quell’uomo orribile non era un malato di mente. Era un esaltato, questo sì, come tanti purtroppo ce ne sono sia a destra che a sinistra. Ma a destra fanno davvero paura, forse perché la cultura stragista appartiene più alla destra che alla sinistra, forse perché leggendo le pagine di Facebook e dei blog di questi nuovi fascisti e nazisti si incappa in concetti mostruosi, costruiti con il sussidio di una grande cultura, settoriale e faziosa ma comunque accurata e dettagliata, alla quale difficilmente si può controbattere se non adeguatamente attrezzati.
E Casseri questo era: un uomo di cultura, scrittore, conferenziere, ben introdotto negli ambienti di estrema destra, in particolare (guarda caso) in Casapound. E proprio Casapound si è affrettata a specificare la non appartenenza all’associazione di questo individuo. “Casapound, a self-described neo-fascist group, said that “like many other hundreds of people in Tuscany, Mr Casseri was a sympathiser . . . He wasn’t a member but did sometimes go to events organised in our headquarters in Pistoia”, questo riporta il Financial Times. “Lorenzo Berti, a spokesperson for Casapound in Pistoia, said: “He sometimes came to our Pistoia centre to talk to us about one of his books but we did not know him well” .” Quindi, secondo Berti, Casseri non era una persona affiliata a Casapound ma era un esterno che, però, dava insegnamenti ai membri dell’associazione. C’è davvero da preoccuparsi circa quello su cui questi giovani discutono nei loro circoli.
Credo che anche gli esponenti di Casapound e dell’estrema destra italiana dovrebbero fare una seria riflessione su quanto accaduto e su quanto si siano spinti nella direzione dell’estremismo. E forse è davvero il momento di mettere dei punti fermi e stabilire una volta per tutte dove finisce la libertà di pensiero e dove comincia l’eversione. Del resto in Italia sarebbe proibito ricostituire il Partito Fascista ma tant’è che girano indisturbati personaggi come Casseri che tengono lezioni nei circoli di un sedicente innocuo movimento politico e poi prendono in mano una pistola e fanno una strage. E non dite che Casseri era un pazzo. Altrimenti dovremmo far curare tutti quelli che fino a ieri gli hanno dato credito come scrittore, oratore, conferenziere e uomo di cultura.
Luca Craia