New York – Rieccomi qui per una veloce comparsata. Tanta la carne al fuoco in questi ultimi mesi, tante le idee da concretizzare e pochissimo tempo per scrivere sul blog. Vorrei avere il tempo per parlarvi, ad esempio, di un buon decreto emanato recentemente dalla giunta De Blasio, il Vision Zero, che mira a dissuadere gli automobilisti da una guida spericolata (le statistiche dicono che ogni anno muoiono circa 250 persone in incidenti che coinvolgono un’ autovettura). Mi fa piacere ed era anche ora di agire; rischio la vita ad ogni incrocio, ormai non si ferma piu’ nessuno agli stop, sembra di essere a Roma (!). Vi direi che proprio stamattina ho visto un pizzardone fare il giro del quartiere, fatto piu’ unico che raro, si vede che gli hanno davvero messo un po’ di peperoncino sulla coda, e che ho notato una certa prudenza negli automobilisti, finalmente.
Vi continuerei a dire la mia su Putin e la faccenda Ucraina-Crimea (…e anche due parole sull’accordo con il Kazakhstan, perche’ no) alla luce di una chiacchierata casuale avuta due sere fa in un coffeee shop con un ragazzo, apparentemente dottorando in scienze politiche, il quale affermava che non era in atto “alcuna invasione da parte della Russia” e che, anche se fosse, “facciamo tutti cosi” che noi (americani) per primi siamo “imperialisti” perche’ abbiamo invaso l’Iraq, che siamo ipocriti perche’ abbiamo fornito uranio alla Russia etc etc etc…Certo, ma chi lo fece e perche’ non glielo insegna nessuno nelle universita’. Ci sarebbe da elaborare parecchio, ne riparleremo.
Vi racconterei infine la mia esperienza alla 23rd World Communications Day Conference … quando avro’ un attimo di tempo.
Da sinistra: il vescovo della diocesi di Brooklyn e Queens, Di Marzio, con l’arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Consiglio Pontificio per le Comunicazioni Sociali, e monsignor Harrington, vicario diocesano alle Comunicazioni — presso l’hotel Marriot at the Brooklyn Bridge (foto del Radicchio Avvelenato)
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