Magazine Talenti

Ce show c’est chic si chacun a son shock [1]: “Pulp”

Da Ludovicopolidattilo

Ce show c’est chic si chacun a son shock [1]: “Pulp”

Pascal Hachem, “I’ll race you” (metallo, legno, motore, martelli meccanizzati – 2008) illustra. Per il resto si tratta di una sorta di “Esercizi di stile” senza stile e pure noiosetto.

Incontro John in giro. Mi chiede perché io porti al guinzaglio un tirannosauro. Rispondo che è vegetariano. Mentre rispondo John non mi ascolta e carica la pistola. Gli chiedo perché stia caricando la pistola. Risponde che sta controllando la corrispondenza tra il numero di colpi nel caricatore e quello delle trombe di corno d’ariete suonate dai sacerdoti di Israele innanzi alle mura di Gerico. Mentre John risponde noto l’assenza di Betty al suo fianco e ricordo di avere scopato con Betty sul divano mentre John definiva le componenti fondamentali della domanda aggregata secondo Keynes. Mi chiede a cosa io stia pensando. Non ascolto la domanda e progetto di chiedere a John se quando ci siamo incontrati abbia visto il mio tirannosauro divorare Betty. Gli chiedo come sta Betty. Risponde che Betty è in ospedale. Non ascolto la risposta ma un istinto empatico mi induce ad avvertire una fitta all’altezza del fegato. John spara al mio tirannosauro che accoglie il proiettile in sé grato a John per avergli fornito un pretesto per arrabbiarsi ed emulare un suo idolo cinematografico giapponese distruggendo edifici di considerevole altezza. Non sento lo sparo e non sento neppure John dire che Betty in quel preciso istante sta partorendo in quanto ricordo che la scopata con Betty sul divano mentre John definiva le componenti fondamentali della domanda aggregata secondo Keynes è stata la più appagante del quinquennio. Il mio tirannosauro si proietta verso un edificio di considerevole altezza per orinarvi sopra ma istintivamente trattengo il guinzaglio impedendoglielo. John mi chiede come mi comporterei se la mia ragazza rimanesse incinta di un altro tizio. Rispondo che chiamerei il nascituro John Maynard perché mi sembra abbia un bel suono e stia bene in particolare col cognome di John pur non ricordandolo nella circostanza. John non mi ascolta e carica nuovamente la pistola dopo avere sparato al mio tirannosauro vegetariano. Allora chiedo a John come si comporterebbe dopo avere scoperto che la sua ragazza se la fa con il suo migliore amico da un bel po’ senza fare particolare caso alla contraccezione. John risponde che farebbe fuori il suo migliore amico con la stesso furore che contraddistinse lo sterminio perpetrato dal popolo di Israele nei confronti dell’intera popolazione di Gerico comprese donne, vecchi e bambini fatta eccezione unicamente per la meretrice Raab che verrebbe risparmiata e chiamata tautologicamente “meretrice”. Io non ascolto la risposta e penso che far fuggire Betty dall’ospedale travestita da tirannosauro per sottrarla all’ira di John sia stata una trovata mediamente geniale. Nel frattempo il piccolo John Maynard sbuca da un’apertura del costume da tirannosauro e fissa il padre minaccioso tenendo una pallottola tra gli incisivi.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Netanyahu

    Netanyahu

    Qualche giorno fa, durante una trasmissione televisiva, Paolo Mieli, parlando delle imminenti elezioni in Israele e della prevista vittoria del fronte di... Leggere il seguito

    Da  Aquilanonvedente
    DIARIO PERSONALE, POESIE, TALENTI
  • Too early too late - Riflessioni sull'arte di Elisa Castagnoli

    Da "Too early too late", arte contemporanea, Medio-Oriente e modernità (Pinacoteca di Bologna, gennaio-aprile 2015) “Troppo presto e troppo tardi”... Leggere il seguito

    Da  Ellisse
    POESIE, TALENTI
  • Israele, non dimenticare la Shoa.

    Il 28 Gennaio è una data molto importante per tutta la storia dell’umanità, il giorno della memoria, ovvero il giorno in cui viene ricordato il terribile... Leggere il seguito

    Da  Andrea Venturotti
    RACCONTI, TALENTI
  • Io ho Paura.

    Eccomi qui a dire qualcosa. A chiedermi come dirlo, senza incorrere nella corrente di questo o quello, del pro o contro ma più che altro come farlo senza... Leggere il seguito

    Da  Stanford
    PER LEI, PSICOLOGIA, TALENTI
  • Ho imparato l’ odio come se fosse l’ ultima preghiera

    I perchè, a questo punto, sarebbero anche marginali. Perchè la violenza è violenza, e quindi, di per sé, priva di giustificazioni o motivazioni. Una... Leggere il seguito

    Da  Iomemestessa
    DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI
  • 172.795

    172.795

    So’ tornato… E in ‘sto giorno di 2015 già avanzato, vorrei evitare di commentare l’incresciosa epidemia dei vigili urbani romani, ma occuparmi brevemente di... Leggere il seguito

    Da  Aquilanonvedente
    DIARIO PERSONALE, POESIE, TALENTI