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Celentano, Fukushima

Creato il 16 marzo 2011 da Stukhtra

Un’opinione autorevole, documentata e profonda

di Marco Cagnotti

Dice: “Eeehhh… E’ il Corriere della Sera!”. Embè?

Dice (ancora): “Il Corriere della Sera!”. Embè? (Ancora.)

“Ma non capisci?”, dice. “Il grande giornale… antico… autorevole… La tradizione… Le grandi firme!”. Ah, ecco.

Dice: “Massì, dai… Se lo dice il Corriere…”. Se lo dice il “Corriere”… cosa?

“E’ serio!”, dice. “Fa riflettere. E’ il Corriere… il grande giornale… antico…”. Basta, grazie. Lo so. Antico, autorevole… lo so. Embè?

“Ci scrivono opinionisti famosi”, dice. “Mica blogger da strapazzo. Fa opinione. Fa pensare la gente”. Pensare? Ma va?

Dice: “Toh! Prendi oggi, per dire”. Bravo, prendi oggi. Che c’è oggi?

“C’è un paginone di Adriano Celentano!”, dice. Ma dai? Su cosa? Sulle nuove tendenze della canzone pop italiana?

“No”, dice. “Sul nucleare”. Celentano. Nucleare. Uh?

“Si, sì, proprio”, dice. “Parla dell’incidente di Fukushima”. Celentano. Nucleare. Fukushima. (Silenzio.)

Dice: “Fa molto pensare. Parla anche di Casini”. Celentano. Nucleare. Fukushima. Casini. Non vedo il nesso.

“Ma certo!”, dice. “La Natura sta perdendo la pazienza!”. Ah. Celentano. Nucleare. Fukushima. Casini. La Natura. Mi sono perso.

“Sei il solito snob!”, dice. “Secondo te se uno non è un supergenio che ha studiato fisica non ha il diritto di esprimersi. Invece lui, Adriano, è l’espressione di un pensiero chiaro ma pulito. Lui dice quello che pensa la ggente semplice”. (Silenzio. Che altro?)


Oggi Ferruccio De Bortoli ha deciso di dedicare una pagina del “Corriere della Sera” a un articolo dal titolo “La trappola radioattiva”. Ovvero le profonde e documentate riflessioni di Adriano Celentano sui recenti, drammatici avvenimenti che hanno colpito il Giappone. Ne siamo tutti arricchiti. Perciò, a beneficio dei lettori di Stukhtra, ne pubblichiamo qualche pregevole stralcio, che ci consentirà di ammirare la cultura e la competenza dell’autorevole opinionista, di apprezzare la coerenza interna e i profondi e originali collegamenti fra i temi, nonché di godere della straordinaria eleganza dello stile letterario.

(…) migliaia di radiazioni sulla testa dei giapponesi.

(…) senza contare l’aspetto più insidioso dovuto alle radiazioni liberatesi nell’aria (…)

La natura, come vedete, si è incazzata. Gli esperimenti nucleari nel Pacifico, le trivellazioni nei fondali del Golfo del Messico, milioni di ettari di bosco incendiati per favorire la cementificazione abusiva, i tagli alla cultura ridotta ormai in pezzi.

(…) intanto che le radiazioni cominciavano a liberarsi nell’aria (…)

(…) le radiazioni sono pericolose non soltanto perché si muore, ma per il modo di come si muore.

Poi si lamentano perché i giornali vanno a puttane. Hanno la faccia come il culo.


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