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Cena a casa di una foodblogger pazza…

Da Maenanet

Questa settimana ho un casino in testa! Un miliardo di cose da fare, un altro miliardo di cose che vorrei fare e un altro miliardo di progetti che diventeranno cose da voler fare e poi cose da fare…ci avete capito qualcosa? Immagino di no…se le avessi capite almeno io potrei provare ad aiutarvi ma la mission is impossible!

Oggi ho fatto la spesa…minima perchè col nubifragio, o bomba d’acqua che la si voglia chiamare, i raccolti sono andati a farsi benedire…

Ho fatto le prove con la mia vecchia amica Manuela per una performance artistico-culinaria di cui presto vi racconterò…

Ho litigato col mio caro vecchio rompiglione fidanzato…ho curato la mia bellissima Bella che, almeno il sabato, ha diritto sacrosanto ad un’accurata toeletta della cuccia, ciotole, pelo, giochini ecc…Ho cucinato, naturalmente…e ho avuto ospiti per cena!

Ora sono moribonda ma felice sul divano!

Il menu di stasera:

  • Cinghiale alla cacciatora
  • Mustatzeddu o canteddu secondo tentativo
  • Fiore sardo
  • Verdure di stagione in pinzimonio
  • Dolce dolcezza al cioccolato al latte
  • Cannonau Nepente di Oliena.

Non ci siamo privati proprio di nulla tranne che dell’amaro…il Nepente ci ha cotti abbastanza

;)

cinghiale
Per il cinghiale alla cacciatora:

  • 1.5 kg di spezzatino di cinghiale
  • 1 litro di cannonau
  • 1 carota
  • 2 coste di sedano
  • 1 pomodoro secco
  • 1 spicchio d’aglio
  • olive verdi denocciolate
  • capperi
  • 2 pomodori freschi spellati
  • un paio di bacche di ginepro

La sera prima ho messo il cinghiale dentro un contenitore capiente a macerare col vino cannonau in frigo.

Oggi pomeriggio l’ho scolato, lavato e fatto rosolare per mezz’ora a fuoco lento rigirandolo spesso finchè tutti i pezzetti hanno presso colore. Ho aggiunto tutti gli altri ingredienti lavati e tagliati a dadini piccoli, ho salato e lasciato cuocere per un’altra mezz’ora sempre a fuoco lento.

Ho sfumato con un bicchiere di vino, ho aggiunto un bicchiere d’acqua e ho lasciato cuocere lentamente per un’ora.

Non c’è niente di difficile! I segreti sono due: la carne deve essere davvero buona e bisogna avere tanta pazienza perchè la cottura è lenta e abbastanza lunga!

canteddu o mustatzeddu

Per il mustatzeddu o canteddu:

  • 250 grammi di semola rimacinata sarda
  • 250 grammi di farina 00
  • 350 grammi d’acqua
  • 2 grammi di lievito di birra fresco
  • sale
  • 1.5 kg di pomodori
  • 1 spicchio d’aglio
  • basilico fresco
  • olio evo
  • 100 grammi di pasta di salsiccia fresca

La sera prima ho preparato l’impasto e l’ho lasciato lievitare fuori dal frigo perchè la temperatura in casa era piuttosto bassa.

Oggi ho preso l’impasto e l’ho steso. L’ho riposto dentro una teglia. Ho riempito con l’insalata di pomodori ben condita e la salsiccia e ho chiuso a mò di panada lasciando il buco al centro. Ho spennellato con un pò d’olio anche la superficie. Ho infornato per un’ora a 160°. Questa volta mi ha soddisfatta decisamente di più rispetto al primo tentativo. La prossima volta, però, lo metterò a cuocere nel ripiano più basso del forno in modo che si colori meno la superficie. Se mi dovessi dare un voto, questa volta sarebbe almeno 7

;)

dolce dolcezza

 

Per la Dolce dolcezza al cioccolato al latte, questa volta ho tradito la ricetta originale…:

  • 200 grammi di cioccolato al latte
  • 100 grammi di burro
  • 100 grammi di zucchero a velo
  • 4 uova (tuorli e albumi separati)
  • 1 cucchiaino di fecola

Ho sciolto il cioccolato col burro e lasciato raffreddare. Ho montato gli albumi a neve ferma. In una terrina a parte ho montato i tuorli con lo zucchero. Ho aggiunto alla montata di tuorli e zucchero il cioccolato e burro continuando a montare con le fruste. Una volta amalgamato, ho aggiunto gli albumi montati a neve e, sempre montando con le fruste, il cucchiaino di fecola. Questo dolce è meravigliosamente buono e velocissimo da preparare.

Ho rivestito una teglia quadrata 20×20 con la carta da forno bagnata e strizzata per farla aderire bene agli angoli. Ho versato l’impasto e coperto con la stagnola. Ho infornato per 20 minuti a 180°. Fatto raffreddare e cosparso con abbondante zucchero a velo.

Il tutto accompagnato da questo Nepente stratosferico

;)

Nepente di Oliena

 

Buon fine settimana a tutti!

 


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