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Champions: da Balotelli a Luiz Adriano, top e flop

Creato il 23 ottobre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il nostro pagellone sul terzo turno di Champions League:

Voto 0 a Bate Borisov e Athletic Bilbao. I bielorussi incappano in una nuova pesante sconfitta, questa volta contro lo Shakhtar Donetsk. Gli spagnoli, invece, cadono ancora, stavolta col Porto, e restano con un solo misero punto.

Voto 1 alla Roma e al Galatasaray. I giallorossi, caricati a mille dalle parole di Garcia nel pre partita e dal buon inizio in Champions, vengono “riportati” sulla Terra e umiliati nel giro di 45’ dall’uragano Bayern. Da apprezzare la reazione giallorossa nella ripresa, che porta quantomeno al gol della bandiera, ma non appena i bavaresi superano la metà campo avversaria sono dolori. Tale débâcle da una parte mette in luce il gap, ancora molto profondo, tra il nostro calcio e quello tedesco; dall’altra è resa meno amara dall’harakiri del City. I turchi, dal canto loro, incassano altre quattro reti e perdono il secondo match consecutivo. Più che Galatarasay a Prandelli, possiamo parlare di un Galatasaray a brandelli.

Voto 2 al Maribor, come i punti finora totalizzati nel girone. I Vijoličasti sono la nuova vittima del Chelsea: tre reti per tempo – tra cui un autogol – e qualificazione che sembra un miraggio, considerata la caratura delle prime compagini. Non resta che l’Europa League.

Voto 3, come i gol realizzati, allo Sporting Lisbona. I portoghesi perdono con lo Schalke 04 per 4-3, precludendosi, probabilmente come il Maribor, la possibilità di superare la fase a gironi. Voto 3 anche al Liverpool per il momentaccio che sta trascorrendo in Europa e a Balotelli che, invece, sta deludendo un’altra piazza e accumulando “bocciature” su “bocciature”. Al termine della partita col QPR, la stampa inglese l’ha attaccato, definendolo il peggior attaccante in Premier, e lui brilla neanche col Real, confermando il proprio momento “no”.

Voto 4 a Manchester City e Juventus. Sul doppio vantaggio, i Citizens si fanno raggiungere dal CSKA Mosca, sprecando la possibilità di avvicinarsi alla Roma. In Champions, partite come queste, contro squadre più deboli, non possono sfuggir di mano in questo modo. Chissà che, alla fine, i due punti persi nel finale non risultino fatali… La Vecchia Signora sta ricadendo negli stessi errori dell’anno scorso: super in campionato ma flop in Europa, dove, pur creando spesso molto, arranca, soprattutto con le medio-piccole. Un male, quello europeo, che sembra incurabile; tuttavia, c’è ancora modo per porre rimedio.

Voto 5 al Basilea, che, cadendo a Razgrad col Ludogorets, riapre la lotta al secondo posto, e allo scialbo pareggio tra Monaco e Benfica.

Voto 6 a PSG e Arsenal. Entrambe tornano a casa col bottino pieno, ma che fatica! I parigini hanno la meglio sul modesto Apoel Nicosia solo nel finale con Cavani; i Gunners emulano i campioni di Francia, rischiando di fare una figura ancora più “barbina” con l’Anderlecht. Alla fine, in pieno recupero, Podolski leva le castagne dal fuoco e Wenger può tirare un sospiro di sollievo e festeggiare serenamente il suo 65° compleanno.

Voto 7 a CSKA Mosca, Barcellona e Olympiakos: ai russi spetta per la remuntada che vale un punto meritato; ai blaugrana per il successo con l’Ajax, che permette loro di rimettersi in carreggiata e non perdere di vista il PSG; ai greci per aver fermato la Juve.

Voto 8 a Borussia Dortmund e Atlético Madrid. Die Schwarzgelben rifilano quattro schiaffi al Galatasaray e volano a punteggio pieno nel girone D di Champions. I Colchoneros graziano il Malmö nel primo tempo, per poi scatenarsi nella ripresa: manita servita e primo posto momentaneamente conteso coi greci.

Voto 9 allo Shakhtar Donetsk. Il suo avversario era quello che era, quindi la vittoria era un must, ma due sono gli aspetti che contano di più: il primo riguarda il risultato finale, perché, col 7-0, la sua partita entra di diritto nel novero delle vittorie più ampie di sempre in Coppa Campioni; il secondo riguarda il risultato parziale, in quanto nessuna squadra è mai riuscita a segnare 6 gol nel primo tempo. Voto 9, come i punti, anche al Real Madrid che espugna Anfield col solito Ronaldo e Benzema e si pone in testa al suo girone. Non c’è storia in questo girone…

Voto 10 a Luiz Adriano, Cristiano Ronaldo e al Bayern Monaco. Il brasiliano contribuisce al rotondo successo col Bate Borisov, mettendo a segno un pokerissimo che difficilmente dimenticherà e col quale va a eguagliare il record di Leo Messi, l’unico a segnare cinque reti in una sola partita di questo torneo. Il portoghese raggiunge quota 71 centri in Champions (due in più della Pulce) e agguanta Raúl in testa ai marcatori “all time”: chapeau, CR71. Infine, i baveresi umilano la Roma davanti al suo pubblico con una prestazione quasi perfetta. Ora si candidano ufficialmente – come se già prima non lo fossero – per contendere ai top club europei la prossima Champions League.


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