Nel turno d’andata degli ottavi di Champions League, la sfida tra Juve e Borussia Dortmund va ai bianconeri. La Vecchia Signora, vincitrice 2-1, ottiene un buon risultato in vista del ritorno in scena tra 3 settimane al Signal Iduna Park, dove basterà anche un pareggio.
Buona la prima. La Juventus esce vincitrice dal turno di andata degli ottavi di Champions League, in una sfida non semplice allo Stadium contro l’insidioso Borussia Dortmund. Tutto è andato come da pronostici: per la Juve non è stata una passeggiata, il Borussia, nonostante quanto risulterebbe dalla classifica in Bundesliga, ha una rosa competitiva con alcuni fenomeni capaci di decidere da soli la partita. Per fermare Reus, Vidal, che lento non è, ha dovuto ricorrere a un fallo da ammonizione.
In campo si è di nuovo vista la vera Juve, veloce, compatta e aggressiva. Tévez è rinato dopo il torpore del match contro l’Atalanta, Bonucci ha cancellato le (giuste) critiche di Cesena con una prestazione impeccabile, ma c’è una sorpresa: è Morata l’uomo in più, il vero fuoriclasse. Proprio lui, che fino a poche settimane fa doveva lottare con Llorente per un posto da titolare. Lo spagnolo segna, sgroppa, guadagna metri, sembra inarrestabile. Il classe ’92 ci mette lo zampino nel primo goal, che sblocca il match dopo appena 13′: l’ex Real, dopo aver innescato un contropiede, lascia partire un sinistro respinto da Weidenfeller. Sulla ribattuta, Tévez prontamente fa 1-0. Ed è proprio Morata a riacciuffare il vantaggio, al 43′, dopo il temporaneo pareggio degli uomini di Klopp: palla al limite dell’area, triangolazione tra Tévez e Pogba, il francese mette in mezzo dove l’ex merengue sotto porta non sbaglia. L’1-1, unica vera pecca del match, è opera di Reus, capace di rimettere il match in equilibrio dopo appena 5′ sfruttando un’errore clamoroso di Chiellini, che perde palla cadendo miseramente e regala il contropiede.
Nessun goal nel secondo tempo, il match si conclude 2-1: ma nella ripresa la Juve avrebbe potuto aumentare il vantaggio. Di ritorno dall’intervallo, la Juve gioca al meglio delle proprie qualità, grazie anche a un Pereyra in impressionante forma fisica capace di perforare la difesa giallonera: l’insperato ingresso in campo (dovuto all’infortunio di Pirlo al 35′) restituisce linfa a centrocampo. Sua l’unica vera occasione per il 3-1, insieme al palo sfiorato da Tévez da fuori area: ancora assist di Morata, ma l’ex Udinese sbaglia la conclusione di pochi centimetri.
Il Borussia è certamente meno spaesato di quanto ci si aspetterebbe dai risultati in Bundes: Immobile, fischiatissimo dallo Stadium, più volte incute qualche brivido a Buffon, Reus è troppo veloce per chiunque. Le amnesie difensive, però, sono lampanti. Risultato e avversari fanno sperare nell’accesso ai quarti, ma Allegri sa che a Dortmund lo attendono 90′ d’inferno: anche solo l’1-0 potrebbe essergli fatale. Per ora, la testa va soltanto alla Roma: un eventuale vittoria all’Olimpico porterebbe a +12 il distacco, il che comporterebbe la fine della lotta Scudetto. Col Napoli a -3, per i giallorossi è essenziale fare risultato: ci si attende uno scontro col coltello tra i denti. Vietato distrarsi per i bianconeri: gli sforzi non sono finiti.
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