A Gelsenkirchen, il Real Madrid si impone per 2-0 sullo Schalke 04. I quarti sono ad un passo.
La Champions riparte e le attenzioni sono tutte rivolte al big match un po’ italiano tra lo Schalke 04 di Roberto Di Matteo e il Real Madrid di Carlo Ancelotti.
I campioni d’Europa in carica non hanno iniziato il 2015 nel migliore di modi, ma l’aria di Champions potrebbe essere la cura giusta per tornare galattici. Con la partita di oggi, infatti, il Real Madrid potrebbe centrare la decima vittoria di fila in Champions League.
Gli unici precedenti tra lo Schalke e il Real risalgono a circa un anno fa, quando le Merengues si imposero con un complessivo 9-2: l’andata finì 1-6 e il ritorno 3-1.
FORMAZIONI
I padroni di casa non possono vantare la migliore formazione possibile, ma ritrovano il bomber Huntelaar (grande ex della sfida). Di Matteo, forse un po’ impaurito dal risultato dello scorso anno, opta per il 5-3-2. Tra i pali il diciannovenne Wellenreuther, alla sua prima in Champions. In difesa, a partire da sinistra, Aogo, Nastasic, Matip, Howedes e Uchida. Centrocampo a tre con Neustadter accompagnato da Kevin Prince Boateng e Hoger. In attacco la coppia formata da Huntelaar e Choupo-Moting.
Carlo Ancelotti deve fare a meno di nomi importanti come Rodríguez, Modric e Ramos, ma recupera Pepe per la difesa. Il modulo scelto è il classico 4-3-3, senza particolari sorprese. Si parte con Casillas tra i pali, Pepe e Varane centrali con Marcelo e Carvajal sulle corsie laterali. A centrocampo si presentano Isco, Kroos e, a sorpresa, Lucas Silva (preferito a Illarramendi). Solito trio stellare in attacco Bale, Benzema e Cristiano Ronaldo.
CRONACA
Si comincia ed è subito il Real Madrid a volere fare la partita, lo Schalke guarda e attende. I ritmi sono bassi e i padroni di casa non voglio scoprirsi troppo per rischiare la goleada: i ricordi del match dello scorso anno sono ancora chiari nella mente dei giocatori. Superato il quarto d’ora i ritmi cambiano e lo Schalke, caricato anche dal grande tifo di Gelsenkirchen, si avvicina alla porta e al 24’ Huntelaar spara dai venticinque metri, ma Casillas è attento. Primo brivido. Il tentativo dei padroni di casa sembra aver dato nuova verve al Real che comincia a velocizzare la manovra e due minuti più tardi trova il vantaggio con il solito Cristiano Ronaldo che insacca di testa su cross perfetto di Carvajal: 0-1. Subìto il gol, lo Schalke è allo sbando e, inoltre, perde Huntelaar a causa di un contrasto con Varane. Al suo posto entra il giovanissimo Platte. Trascorrono pochi minuti e si rischia di assistere alla temuta goleada: prima ci prova Benzema e poi CR7 su punizione. Provvidenziali gli interventi del diciannovenne portiere Wellenreuther.
La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo: il Real Madrid cerca di chiudere la pratica-qualificazione, ma spreca troppo, e lo Schalke difende bene. Al 73’, però, dal nulla Boateng gioca correttamente il primo pallone della serata e pesca Uchida in area che appoggia fuori per Platte: gran botta e palla sulla traversa. Uchida prova a fiondarsi sul rimbalzo, ma il tentativo è debole. Lo stadio diventa una bolgia e i giocatori di casa sembrano credere nell’impresa. A spegnere gli entusiasmi, però, è sempre il portoghese che, al 79’, dopo aver saltato due difensori con il suo tipico doppio passo, serve Marcelo al limite dell’area: il brasiliano resiste all’avversario e di destro trova un gol eccezionale, mandando la palla all’incrocio. Sembra difficile credere che quello sia il suo piede debole. Partita chiusa: 0-2.
Il Real Madrid centra la decima vittoria di fila in Champions, vede ormai i quarti e scaccia la “crisi”. CR7 è tornato, ma quando torna il vero Real?
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