ATLÉTICO MADRID – JUVENTUS
Incroci di storie e di mercato tra i Colchoneros e i bianconeri. Un anno dopo, sempre in Champions League, la Juve torna in quel di Madrid per riscattare quella sconfitta contro il Real della décima, questa volta contro i cugini biancorossi di Diego Simeone, vecchia conoscenza della Serie A. I campioni di Spagna contro i campioni di Italia. Lo scarto dei torinesi, Tiago, a orchestrare la manovra per i padroni di casa; un obiettivo cercato e mai trovato dalla Vecchia Signora, Mandžukić, a provare a ferire la retroguardia di Allegri; in panchina si accomodano da una parte Cerci, dall’altra Ogbonna, compagni di squadra nella Torino granata, e ancora Morata, senza una maglia da titolare, ex merengue (ed ex Atlético ai tempi delle giovanili) e giunto alla corte del conte Max in estate.
Ma le vittorie e i trofei si conquistano sul campo ed ecco, quindi, le formazioni scelte dai due tecnici: per El Cholo non ci sono dubbi per quanto riguarda il 4-4-2, con il rientrante Mandžukić supportato da Raul García e Arda Turan, mentre la solita coppia Miranda-Godín a difendere la porta difesa da Moyà; l’ex Milan e Cagliari, invece, si affida al 3-5-2 del suo predecessore, ancora orfano di Pirlo, con i tre tenori Marchisio-Pogba-Vidal col compito di inserirsi negli spazi creati da Llorente e di sfruttare le invenzioni di Tévez.
Con un Vicente Calderón infuocato come di consueto, i biancorossi entrano in campo con grande grinta e cattiveria agonistica, che, però, sfocia in tensione e i primi 45′ si chiudono con il solo tiro in porta di Mandžukić (nato da una palla persa da Vidal) e tanti falli, anche maliziosi, e parole poco amichevoli tra Raul García, capitano questa sera, e Allegri. La seconda frazione, nonostante gli sforzi fisici e mentali del primo tempo, non cala di intensità e regala, anzi, qualche emozione in più: se il primo quarto d’ora è targato Atlético, che vede la propria occasione migliore nel fallo di mano, giudicato involontario, e quasi autogol di Cáceres, il secondo è, invece, di dominio bianconero, che, pur tenendo costantemente le redini del gioco, non riesce a concretizzare. Oltre al danno, però, la beffa: proprio nel momento migliore dei piemontesi, arriva la doccia fredda firmata Arda Turan, che gonfia la rete di un incolpevole Buffon, sbucando all’altezza del secondo palo su un traversone di Juanfran. La reazione della Juve, tuttavia, si racchiude in un cross di Lichtsteiner deviato da Raul García sul palo esterno e in corner. Poi, è solo nervosismo e perdita di tempo, con numerosi ammoniti tra le fila bianconere.
RISULTATO FINALE: ATLÉTICO MADRID 1 – 0 JUVENTUS (75′ Arda Turan)
Promossi: Arda Turan. Difficile trovare note positive in questo match arido di emozioni, premiamo l’autore del gol-vittoria.
Rimandati: Juve. Volata a Madrid per giocare per il pareggio, torna a casa con zero punti: una prova deludente per la squadra che, da tre anni a questa parte, rappresenta il calcio italiano in Champions League. La sfida contro la Roma in campionato sarà la sede di giudizio sulla gestione Allegri.
CLASSIFICA GIRONE A (2^ giornata)
JUVENTUS 3
ATLÉTICO MADRID 3
MALMO 3
OLYMPIAKOS 3