Charles Baudelaire
Diari intimi
Traduzione dall’originale francese Journaux intimes
di Marco Vignolo Gargini
XXI
Vi sono certe donne che assomigliano al nastro della Légion d’honneur. Non le si vuole più perché si sono insudiciate con certi uomini.
È per la stessa ragione che io non calzerei i pantaloni di un rognoso.
Ciò che vi è di noioso nell’amore, è che è un crimine dove non si può fare a meno di un complice.
Studio della grande malattia dell’orrore per il domicilio. Ragioni della malattia. Aggravamento progressivo della malattia.
Indignazione causata dalla fatuità universale di tutte le classi, di tutti gli esseri, nei due sessi, in tutte le età.
L’uomo ama talmente l’uomo che, quando fugge la città, è ancora per cercare la folla, cioè per rifare la città in campagna.
XXII
Discorso di Durandeau [1] sui giapponesi. (Io, io sono anzitutto Francese). I giapponesi sono delle scimmie. È Darjou [2] che me l’ha detto.
Discorso del medico, l’amico di Mathieu, sull’arte di non fare figli, su Mosè e sull’immortalità dell’anima.
L’arte è un agente civilizzatore (Castagnary).
Fisionomia di un saggio e della sua famiglia al quinto piano, mentre bevono il caffellatte.
Il Sor Nacquart padre e il Sor Nacquart figlio [3].
Come il Nacquart figlio è divenuto consigliere in Corte d’appello.
XXIII
Dell’amore, della predilezione dei francesi per le metafore militari. Ogni metafora qui porta i baffi.
Letteratura militante.
Restare sulla breccia.
Portare alto il drappello.
Tenere il drappello alto e fermo.
Gettarsi nella mischia.
Uno dei veterani. – Tutte queste gloriose fraseologie s’applicano generalmente ai pedanti e ai fannulloni da osteria.
Metafora francese.
Soldato della stampa giudiziaria (Bertin).
La stampa militante.
Da aggiungere alle metafore militari:
I poeti da combattimento.
Le letterature d’avanguardia.
Queste abitudini alle metafore militari denotano spiriti non militanti, ma fatti per la disciplina, ossia per la conformità, spiriti nati domestici, spiriti belgi, che possono pensare solo in società.
XXIV
Il gusto del piacere ci vincola al presente. La preoccupazione per la nostra salvezza ci sospende all’avvenire.
Colui che si attacca al piacere, vale a dire al presente, mi fa l’effetto di un uomo che rotolando in un pendio, e che, volendo aggrapparsi agli arbusti, li svelle e li trascina con sé nella sua caduta.
Innanzitutto, essere un grand’uomo e un santo per se stesso.
Dell’odio del popolo contro la bellezza. Degli esempi: Jeanne e Mme Muller.
XXV
Politica. – Insomma, davanti alla storia e davanti al popolo francese, la grande gloria di Napoleone III sarà stata di provare che il primo venuto può, impossessandosi del telegrafo e della Stampa nazionale, governare una grande nazione.
Imbecilli sono quelli che credono che simili cose possono compiersi senza il permesso del popolo, – e che credono che la gloria non possa poggiarsi che sulla virtù!
I dittatori sono i domestici del popolo, – niente di più, un ruolo fottuto d’altronde, e la gloria è il risultato dell’adattamento di uno spirito alla stupidità nazionale.
Che cos’è l’amore?
Il bisogno di uscire da sé.
L’uomo è un animale adoratore.
Adorare, è sacrificarsi e prostituirsi. Così ogni amore è prostituzione.
L’essere più prostituito, è l’essere per eccellenza, è Dio, poiché egli è l’amico supremo per ciascun individuo, poiché è il serbatoio comune, inesauribile, dell’amore.
PREGHIERA
Non castigatemi in mia madre e non castigate mia madre per causa mia. – vi raccomando l’anima di mio padre e di Mariette. – datemi la forza di fare immediatamente il mio dovere tutti i giorni e di divenire così un eroe e un santo.
XXVI
Un capitolo sull’indistruttibile, eterna, universale e ingegnosa ferocità umana.
Dell’amore del sangue.
Dell’ebbrezza del sangue.
Dell’ebbrezza delle folle.
Dell’ebbrezza del suppliziato (Damiens [4]).
Tra gli uomini grandi non vi sono che il poeta, il prete e il soldato. L’uomo che canta, l’uomo che sacrifica e si sacrifica.
Il resto è fatto per la frusta.
Non fidiamoci del popolo, del buon senso, del cuore, della ispirazione e dell’evidenza.
XXVII
Sono sempre stato meravigliato che si lasciasse entrare le donne nelle chiese. Quale conversazione possono avere con Dio?
L’eterna Venere (capriccio, isteria, fantasia) è une delle forme seducenti del diavolo.
Il giorno in cui il giovane scrittore corregge la sua prima bozza, egli è fiero come uno studente che si è presa la sua prima sifilide.
Non dimenticare un grande capitolo sull’arte della divinazione con l’acqua, le carte, la lettura della mano, etc.
La donna non sa separare l’anima dal corpo. Lei è semplicista, come gli animali. – Un satirico direbbe che è perché non ha che il corpo.
Un capitolo sulla toilette.
Moralità della toilette, le gioie della toilette.
XXVIII
Della pedanteria,
dei professori,
dei giudici,
dei preti,
e dei ministri.
I bei grandi uomini del giorno.
Renan [5].
Feydeau [6].
Octave Feuillet [7].
Scholl [8].
I direttori di giornali, François Buloz, Houssaye, Rouy, Girardin, Texier, de Calonne, Solar, Turgan, Dalloz.
Lista di canaglie, Solar in testa.
Essere un grand’uomo e un santo per se stesso, ecco l’unica cosa importante.
XXIX
Nadar [9], è la più meravigliosa espressione di vitalità. Adrien mi diceva che suo fratello Félix aveva tutte le viscere al doppio. Io sono stato geloso di lui a vederlo riuscire così bene in tutto ciò che non è l’astratto.
Veuillot è così grossolano e così nemico delle arti che si direbbe che tutta la democrazia del mondo s’è rifugiata nel suo seno.
Sviluppo del ritratto. Supremazia dell’idea pura nel cristiano come nel comunista babuvista.
Fanatismo dell’umiltà. Non aspirare nemmeno a comprendere la religione.
Musica.
Della schiavitù.
Delle donne del mondo.
Delle puttane.
Dei magistrati.
Dei sacramenti.
L’uomo di lettere è il nemico del mondo.
Dei burocrati.
XXX
Nell’amore, come pressoché in tutti gli affari umani, l’intesa cordiale è il risultato di un malinteso. Questo malinteso, è il piacere. L’uomo urla: O mio angelo! La donna sospira: Mamma! mamma! E questi due imbecilli sono persuasi di pensare in accordo. – L’abisso insormontabile, che fa l’incomunicabilità, resta insormontato.
Perché lo spettacolo del mare è così infinitamente e così eternamente gradevole? Perché il mare offre contemporaneamente l’idea dell’immensità e del movimento. Sei o sette leghe rappresentano per l’uomo la ragione dell’infinito. Ecco un infinito diminutivo. Che importa, se è sufficiente a suggerire l’idea dell’infinito totale? Dodici o quattordici leghe di liquido in movimento bastano per dare la più alta idea di bellezza che sia offerta all’uomo sul suo abitacolo transitorio.
[1] Émile Durandeau, caricaturista, fece un disegno irridente di Baudelaire, ritratto spaventato dalle proprie visioni notturne.
[2] Alfred Darjou è un altro caricaturista.
[3] Jean-Baptiste Nacquart (1776-1853), medico di Balzac; Nacquart figlio fu tra i giudici al processo del 1857 contro Les Fleurs du Mal.
[4] Damiens il 5 gennaio 1757 attentò alla vita di Luigi XV e venne giustiziato tramite squartamento.
[5] Joseph Ernest Renan (1823-1892), scrittore, autore della celeberrima Vie de Jésus (1863).
[6] Ernest Feydeau (1821-1873), scrittore.
[7] Octave Feuillet (1821-1890), scrittore.
[8] Aurélien Scholl (1833-1902), giornalista e scrittore.
[9] Nadar pseudonimo di Félix Tournachon (1820-1910), il famoso fotografo.